di nuovo o sempre ancora, è uguale. la
camera si piega attorno al tuo cuscino, da
tanto il cuore ti è emigrato nella mano, ora
batte nell’area morbida tra il pollice e
l’indice, prima di cui la linea della vita fa
una curva: non diverrai molto vecchia, ma
il ricordo di un viaggio in auto, di una calda
luce serale sui prati e di una porta da calcio
vuota ti aiuta a ridimenticare ciò. mezzanotte.
una pila di lettere a lungo non lette è rimasta
nascosta nell’armadio. adesso ti tiene sveglia
fino alle prime ore del mattino: chi sei stata.
Nadja Küchenmeister è una poeta e critica letteraria tedesca nata nel 1981. Questo testo è tratto dalla sua seconda raccolta, Unter dem Wacholder (Sotto il ginepro, Schöffling & Co. 2014). Traduzione dal tedesco di Dario Borso.
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Questo articolo è uscito sul numero 1526 di Internazionale, a pagina 84. Compra questo numero | Abbonati