Economia e lavoro

Penuria di elettricità

“La crisi causata dalla pandemia di covid-19 ha aggravato i problemi energetici dell’Africa, che era già il continente con il più basso accesso all’energia elettrica”, scrive Le Monde. Negli ultimi due anni l’emergenza sanitaria ha rallentato gli investimenti, e il numero di africani senza elettricità nel 2021 è aumentato del 4 per cento rispetto al 2019. “La mancanza di connessione a internet complica la vita di circa seicento milioni di africani, principalmente nei paesi subsahariani (in particolare nella Repubblica Democratica del Congo, in Etiopia, Nigeria, Tanzania e Uganda). Si tratta di quasi la metà della popolazione del continente”.

Un bonus per l’inflazione

“La Rolls Royce ha stanziato un bonus una tantum di duemila sterline (circa 2.327 euro) a testa per aiutare più di quattordicimila dipendenti ad affrontare le conseguenze dell’aumento del costo della vita nel Regno Unito”, scrive la Bbc. La somma arriverà con la busta paga di agosto a un primo gruppo di dipendenti formato da tremila persone.

No all’imposta minima

Bernadett Szabo, Reuters/Contrasto

Il 17 giugno i paesi dell’Unione europea non hanno raggiunto l’accordo per introdurre l’imposta minima mondiale del 15 per cento sui profitti delle multinazionali, una proposta sottoscritta a ottobre 2021 da 137 paesi nell’ambito dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse). È stata decisiva l’opposizione dell’Ungheria, spiega la Reuters. Il no del ministro delle finanze Mihaly Varga ( nella foto ) è arrivato dopo che le trattative avevano fatto cadere il veto della Polonia. In origine la riforma doveva entrare in vigore nel 2023, ma a causa delle difficoltà incontrate nella ratifica nei vari paesi l’esordio è stato spostato al 2024.

Capitalismo reinventato

Almeno tre anni fa la globalizzazione e il commercio internazionale avevano cominciato a dare segni di rallentamento in seguito alla crisi finanziaria del 2008, alla rivolta populista contro i confini aperti e alla guerra commerciale scatenata da Donald Trump, scrive l’Economist. Poi sono arrivate la pandemia e l’invasione russa dell’Ucraina, che hanno spinto i governi e le aziende a “reinventare il capitalismo globale”. Ovunque le filiere di produzione e distribuzione dei prodotti subiscono una trasformazione. “Questa nuova globalizzazione è incentrata sulla sicurezza, non sull’efficienza. Ora si preferisce fare affari con gente su cui si può contare, in paesi che hanno governi amici. Il nuovo sistema potrebbe spingere verso il protezionismo, governi interventisti e più inflazione. Ma potrebbe anche cambiare in meglio l’economia, rendendola più resistente”. ◆

Altro da questo numero
1466 - 24 giugno 2022
Abbonati a Internazionale per leggere l’articolo.
Gli abbonati hanno accesso a tutti gli articoli, i video e i reportage pubblicati sul sito.
Black Friday Promo