Attualità

Zero emissioni per i veicoli

Settori di provenienza delle emissioni di anidiride carbonica nell’Unione europea, percentuale (agenzia europea dell’ambiente)

Unione europea

Il 27 ottobre il parlamento e il consiglio europeo hanno raggiunto un accordo sulla proposta della commissione in base alla quale a partire dal 2035 nell’Unione europea sarà possibile vendere solo veicoli a zero emissioni di anidride carbonica. È la prima misura del pacchetto Fit for 55, che dovrebbe consentire di ridurre le emissioni complessive del 55 per cento, ma non è detto che sia la fine del motore a combustione: Bruxelles dovrebbe presentare una proposta per consentire ai veicoli alimentati con “carburante a zero emissioni nette” di restare sul mercato, spiega la Reuters.

Divisi dalla guerra

Il 30 ottobre decine di migliaia di persone hanno sfilato a Praga per esprimere sostegno all’Ucraina. Il corteo è stato indetto in risposta alla manifestazione contro il carovita organizzata il giorno precedente dall’estrema destra e dal Partito comunista, che accusano la linea filoucraina del governo di Petr Fiala per l’impennata dell’inflazione.

La legalizzazione è più vicina

Sebastian Kahnert, picture alliance/Getty

Unione europea

Il 26 ottobre il ministero della salute tedesco ha presentato i punti fondamentali della sua proposta per la legalizzazione della cannabis ( nella foto ) per uso ricreativo, una misura che faceva parte del programma della coalizione di governo tra socialdemocratici, verdi e liberali. In base alla proposta sarà possibile possedere legalmente fino a 30 grammi. La cannabis potrà essere coltivata per uso personale o acquistata in una rete di negozi autorizzati. Se la Commissione europea darà il via libera la proposta potrebbe essere presentata in parlamento nei primi mesi del 2023 e diventare legge entro il 2024, scrive la Tageszeitung. In Germania il possesso di cannabis è autorizzato per usi medicinali dal 2017, ma attualmente l’unico paese dell’Unione europea a permetterne l’uso ricreativo è Malta, che lo ha legalizzato alla fine del 2021 .

Il trionfo di Frederiksen

Contrariamente alle previsioni, le elezioni del 1 novembre si sono concluse con un risultato chiaro: la coalizione di centrosinistra guidata dalla premier uscente Mette Frederiksen ha conquistato la maggioranza in parlamento, seppure per un solo seggio. I Socialdemocratici di Frederiksen hanno ottenuto il 27,5 per cento dei voti, il miglior risultato degli ultimi vent’anni, confermandosi di gran lunga il primo partito del paese. Frederiksen era stata costretta a convocare le elezioni anticipate quando un partito della sua coalizione aveva minacciato di ritirare il suo sostegno a causa delle polemiche sull’abbattimento dei visoni nel 2020. Nonostante la vittoria, ora sembra intenzionata a formare una maggioranza più ampia, aprendo anche ai partiti di centro. “Frederiksen può trasformare il suo trionfo in una svolta storica per la politica danese: il momento in cui il parlamento ha compreso che la crisi climatica è talmente seria da richiedere un governo con la massima legittimità”, commenta Politiken. ◆

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1485 - 4 novembre 2022
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