Gli Stati Uniti hanno revocato l’obbligo, che risaliva al 1938, di sperimentare i farmaci sugli animali in laboratorio. Per ottenere l’approvazione della Fda, l’ente di controllo dei farmaci, i test preclinici sugli effetti terapeutici o nocivi di nuove molecole potranno essere condotti anche con metodi alternativi. La sperimentazione sugli animali non è stata vietata, precisa Science, ma si tratta comunque di una vittoria importante per le associazioni animaliste. Al posto degli animali si potranno usare modelli informatici, chip che simulano le caratteristiche degli organi e organoidi tridimensionali derivati da staminali, tecnologie che evitano la sofferenza degli animali riducendo al tempo stesso tempi e costi. Oggi i test costano milioni di dollari e impiegano ogni anno decine di migliaia di animali tra roditori, scimmie e cani. Parte della comunità scientifica ritiene però che i test sugli animali siano al momento insostituibili.
Sperimentare senza animali
Le cellule dell’endometriosi
Alcuni ricercatori hanno creato un catalogo delle cellule coinvolte nell’endometriosi, una malattia ginecologica che colpisce circa una donna su dieci. L’endometriosi, causata dalla presenza anomala di cellule dell’utero in altri organi del corpo, è stata associata all’infertilità e ad altri sintomi, anche dolorosi. I ricercatori hanno prelevato campioni di tessuto da donne con endometriosi e da altre senza, esaminando per ogni tipo di cellula l’attività genetica e le proteine prodotte. Hanno quindi potuto distinguere le cellule in base al contenuto molecolare nei due gruppi di donne, individuando tipi diversi di endometriosi. È emerso, per esempio, il maggior grado di attivazione dei meccanismi infiammatori nelle cellule coinvolte nella malattia. La speranza è che lo studio faciliti la diagnosi dell’endometriosi e aiuti a trovare una cura, che attualmente non c’è. Ma è anche importante capire il meccanismo biologico: il modo in cui le cellule migrano dall’utero ad altre regioni del corpo ricorda il comportamento del cancro, una malattia diversa ma con alcune caratteristiche simili. ◆
Le grida dei delfini
Negli oceani sempre più rumorosi a causa delle attività umane, e in particolare del trasporto marittimo, i delfini faticano a comunicare e a collaborare nella caccia. L’inquinamento acustico interferisce con il sistema di ecolocalizzazione dei cetacei, fondamentale per orientarsi e scambiarsi informazioni. Da uno studio condotto in una laguna artificiale, scrive Current Biology, è emerso che i delfini aumentavano il volume dei versi senza risolvere del tutto il problema. In natura una scarsa efficienza nella comunicazione può avere conseguenze negative sul benessere delle specie.
Quanti sono i morti in Cina?
Secondo i dati ufficiali, la pandemia di covid-19 ha causato 59.938 vittime in Cina tra l’8 dicembre e il 12 gennaio. Le persone morte per insufficienza respiratoria sono 5.503 e quelle con patologie precedenti aggravate dall’infezione 54.435. I dati, scrive il Washington Post, si riferiscono però solo ai decessi avvenuti in ospedale. I dati reali sono tenuti nascosti, spiega Maria Van Kerkhove, dell’Organizzazione mondiale della sanità. Secondo una stima dell’azienda Airfinity, la variante omicron ha causato 413mila decessi nel paese.
Deviare i fulmini
Un gruppo di ricercatori ha annunciato di aver deviato la caduta di un fulmine usando un laser. L’esperimento si è svolto sul monte Säntis, in Svizzera. Il punto di caduta del fulmine è stato deviato di più di cinquanta metri. La tecnologia, scrive Nature Photonics, potrebbe essere usata per proteggere aeroporti e altre infrastrutture. Ogni anno i fulmini causano più di quattromila vittime e danni materiali consistenti.
Paleobotanica Alcuni ricercatori hanno analizzato nuovamente, usando tecniche moderne, il più grande fossile di fiore conservato nell’ambra. Il fossile, trovato più di un secolo fa nella regione del Baltico, ha un diametro di circa tre centimetri. Il polline somiglia a quello di alcune specie asiatiche, scrive Scientific Reports. La pianta, rinominata Symplocos kowalewskii, viveva probabilmente in foreste calde e umide circa trentotto milioni di anni fa.
Ambiente In Madagascar potrebbe verificarsi una grande estinzione di specie animali. La fauna dell’isola ne comprende molte endemiche. Al momento dell’arrivo dei primi gruppi umani c’erano 249 specie di mammiferi. Di queste, trenta si sono già estinte e quelle minacciate sono passate da 56 nel 2010 a 128 nel 2021, scrive Nature Communications. Sono quindi indispensabili misure di protezione.
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