“Una settimana dopo aver fatto esplodere un pallone aerostatico cinese che era entrato nel loro spazio aereo, gli Stati Uniti hanno intercettato e abbattuto, con la collaborazione del governo canadese, altri tre oggetti volanti non identificati”, scrive il Los Angeles Times. Il primo è stato colpito sopra l’Alaska, il secondo sul territorio canadese dello Yukon e il terzo sullo stato del Michigan. Il presidente Joe Biden ( nella foto ) ha detto di non aver ancora stabilito la provenienza degli oggetti e il loro scopo, ma ha escluso che avessero a che fare con lo spionaggio. Secondo gli esperti, l’aumento degli avvistamenti è dovuto al fatto che dopo l’abbattimento del pallone aerostatico cinese il sistema che sorveglia lo spazio aereo statunitense e canadese (chiamato North american aerospace defense command, Norad) è stato modificato per essere più sensibile. Nel frattempo sono stati recuperati i resti del pallone cinese. Il governo di Washington sostiene che era usato dalla Cina nell’ambito di una vasta operazione di spionaggio. Pechino continua a respingere queste accuse e sostiene che nell’ultimo anno palloni aerostatici provenienti dagli Stati Uniti hanno attraversato lo spazio aereo cinese senza autorizzazione almeno dieci volte. L’amministrazione Biden ha negato.
Strani oggetti in cielo
Via i minatori illegali
“Il 10 febbraio la polizia e l’esercito hanno avviato un’operazione congiunta per distruggere i macchinari e le basi dei minatori illegali attivi nel territorio dei nativi yanomami, nel nord del Brasile”, scrive la Folha de S.Paulo. L’obiettivo è creare nella zona alcune basi di controllo permanente per accelerare l’espulsione di almeno ventimila garimpeiros, cercatori d’oro, la cui presenza era stata tollerata durante il governo dell’ex presidente Jair Bolsonaro. La loro azione ha provocato un’emergenza sanitaria, con casi di malnutrizione grave e malaria tra gli indigeni, anche bambini. ◆
Un aiuto necessario
“Tre persone sono state rapite da una banda criminale il 12 febbraio a Port-au-Prince mentre uscivano dalla messa della domenica”, scrive Le Nouvelliste, sottolineando che i sequestri si aggiungono a violenze e omicidi ormai quotidiani. Anche le scuole, che ad Haiti erano sempre state considerate dei luoghi sicuri, sono diventate un bersaglio della violenza armata, ha dichiarato il 9 febbraio Bruno Maes, rappresentante del Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia (Unicef) ad Haiti. Il giorno dopo Volker Türk, l’alto commissario dell’Onu per i diritti umani in visita nel paese, ha invitato la comunità internazionale a prendere in considerazione l’invio urgente di una forza speciale ad Haiti, perché le bande criminali stanno facendo vivere “un incubo” ai suoi abitanti. Türk ha aggiunto che più di 500mila bambini vivono in territori controllati dalla criminalità organizzata e almeno diciotto agenti sono stati uccisi dall’inizio dell’anno.
Ricomincia il dialogo
Il 13 febbraio è ripreso in Messico il negoziato tra i rappresentanti del governo colombiano e quelli dell’Esercito di liberazione nazionale (Eln), l’ultima organizzazione guerrigliera attiva nel paese sudamericano. “La prima fase del dialogo, conclusa lo scorso dicembre in Venezuela, ha mostrato che mettere fine a decenni di guerra civile non sarà facile. Questa volta al centro della discussione c’è il cessate il fuoco bilaterale, un obiettivo che non è stato possibile raggiungere a Caracas”, scrive il quotidiano El Tiempo. Secondo molti analisti, questi negoziati sono decisivi per la politica del presidente di sinistra Gustavo Petro, che prevede il dialogo con tutti i gruppi armati e criminali attivi in Colombia.
Cile Un nipote del poeta cileno Pablo Neruda il 13 febbraio ha reso noto che, secondo un gruppo internazionale di esperti forensi, lo scrittore sarebbe morto per avvelenamento e non per complicazioni dovute a un tumore alla prostata. Neruda morì il 23 settembre 1973, pochi giorni dopo il golpe di Pinochet.
Stati Uniti Il 13 febbraio un uomo di 43 anni ha aperto il fuoco in due edifici di un’università a East Lansing, in Michigan, uccidendo almeno tre persone e ferendone cinque. Secondo la polizia, l’assalitore si è ucciso prima di essere arrestato.
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