Nel pomeriggio del 6 maggio un uomo ha aperto il fuoco in un centro commerciale ad Allen, in Texas, uccidendo otto persone e ferendone sette. “Tra i morti ci sono tre bambini, uno aveva tre anni”, scrive il Texas Observer. Il responsabile, Mauricio Garcia, 33 anni, è stato ucciso da un agente di polizia che era arrivato in zona per rispondere a un’altra chiamata. Gli inquirenti stanno cercando di capire se Garcia aveva posizioni politiche di estrema destra. Durante l’attacco indossava abbigliamento militare con sopra una toppa con la sigla Rwds, che sta per Right wing death squad. È un’espressione molto popolare tra gli estremisti di destra e i suprematisti bianchi. Secondo il sito Gun Violence Archive, nel 2023 negli stati Uniti ci sono stati 208 mass shootings, sparatorie in cui almeno quattro persone sono state uccise o ferite. ◆
Incidente in miniera
Le autorità locali hanno annunciato il 7 maggio che 27 operai sono morti nell’incendio divampato in una miniera d’oro nella regione di Arequipa, nel Perù meridionale. L’incendio, causato da un cortocircuito, si è sviluppato in una galleria della miniera La Esperanza ( nella foto ), a un centinaio di metri di profondità. “Il fuoco si è propagato in fretta per la presenza di supporti in legno, e i lavoratori non sono riusciti a raggiungere l’uscita”, scrive il sito Rpp. I familiari delle vittime hanno chiesto l’apertura di un’inchiesta.
Come è morto Jordan Neely
A New York ci sono state proteste dopo la morte di Jordan Neely, un senzatetto ucciso il 1 maggio in un treno della metropolitana. Neely, un afroamericano di trent’anni, è stato aggredito in un vagone da un uomo che l’ha soffocato premendogli per alcuni minuti il braccio intorno al collo mentre altri passeggeri lo tenevano fermo. Secondo le ricostruzioni, il senzatetto era in una chiara condizione di disagio mentale. La rivista New York scrive che la morte di Neely è anche il fallimento della rete di protezione sociale della più grande città statunitense.
Il Canada accusa la Cina
L ’8 maggio il governo canadese ha annunciato di aver espulso dal paese il diplomatico cinese Zhao Wei, aprendo una nuova crisi tra Ottawa e Pechino. Secondo un rapporto dell’intelligence canadese nato da un articolo del quotidiano Globe and Mail, Zhao Wei aveva cercato di intimidire il parlamentare canadese Michael Chong, che aveva accusato più volte la Cina di violare i diritti della minoranza uigura. Il governo cinese ha negato le accuse e ha risposto espellendo Jennifer Lynn Lalonde, console canadese a Shanghai. “Le relazioni tra i due paesi si sono complicate cinque anni fa, quando le autorità canadesi arrestarono Meng Wanzhou, dirigente dell’azienda di telecomunicazioni cinese Huawei, e la Cina reagì arrestando due cittadini canadesi con l’accusa di spionaggio”, scrive il Toronto Star. Secondo alcuni giornali canadesi, Pechino avrebbe anche cercato d’interferire nelle ultime due elezioni che si sono tenute nel paese. Il governo di Ottawa ha nominato un procuratore speciale per indagare su queste ipotesi.
Una condanna per Trump
“Il 9 maggio un tribunale di New York ha condannato l’ex presidente Donald Trump per aver molestato sessualmente e poi diffamato la giornalista E. Jean Carroll, 79 anni, e gli ha ordinato di pagare un risarcimento di cinque milioni di dollari”, scrive il New York Times. Nel processo civile la giuria, composta da sei uomini e tre donne, ha stabilito che c’erano prove sufficienti del fatto che Trump quasi trent’anni fa molestò sessualmente Carroll in un camerino dei grandi magazzini Bergdorf Goodman, a New York. Tuttavia, secondo la giuria, l’accusa di stupro non può essere dimostrata. “Questa vittoria non riguarda solo me, ma tutte le donne che hanno sofferto perché non sono state credute”, ha detto Carroll.
Nicaragua Il 3 maggio la polizia controllata dal governo di Daniel Ortega ha arrestato più di cinquanta persone tra attivisti, oppositori politici e giornalisti. L’accusa è di diffondere notizie false e rappresentare un pericolo per l’integrità nazionale.
Paraguay Il 5 maggio le forze di sicurezza hanno arrestato Paraguayo Cubas, il candidato populista arrivato terzo alle elezioni presidenziali del 30 aprile. Cubas da giorni denunciava brogli e irregolarità nel voto e ora è indagato per aver incoraggiato disordini nel paese.
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