Secondo uno studio sui gemelli pubblicato su npj Science of Learning, il successo scolastico, o meglio la durata complessiva del percorso formativo, dipende più di quanto si pensasse dai fattori genetici rispetto al contesto familiare. Le coppie di gemelli sono un campione ideale per “misurare” il ruolo dei geni e dell’ambiente su specifici caratteri comportamentali come il livello d’istruzione. Tenendo conto che i gemelli identici condividono l’intero corredo genetico, mentre quelli non identici circa la metà, e del livello di scolarizzazione dei genitori, i ricercatori hanno ipotizzato che i modelli precedenti sovrastimassero il ruolo dell’ambiente. Analizzando il livello scolastico di quasi mille famiglie tedesche, con gemelli identici e non, hanno infatti visto che i genitori tendevano ad avere lo stesso livello di istruzione. Un fattore che, se considerato, faceva scendere l’influenza dell’ambiente sul livello scolastico dei gemelli dal 43 al 26 per cento.
Geni e livello d’istruzione
Il giardino dei polpi
Nel 2018 al largo di Monterey, in California, è stato scoperto un sito di riproduzione dei polpi. Sui fondali, a circa tremila metri di profondità, sono state avvistate migliaia di femmine della specie Muusoctopus robustus (la popolazione totale potrebbe arrivare a ventimila esemplari). Le femmine restano a guardia delle uova fino alla schiusa, senza mai nutrirsi. Secondo i ricercatori che hanno partecipato allo studio, il sito, chiamato Octopus garden, è stato scelto dai polpi per la presenza di sorgenti idrotermali legate a un vulcano sottomarino. Le sorgenti emettono acqua più calda di qualche grado rispetto a quella circostante, permettendo di accelerare il metabolismo degli embrioni. I giovani polpi completano lo sviluppo in meno di due anni, riducendo l’esposizione ai predatori e garantendo un maggior successo riproduttivo. Dopo la schiusa le femmine muoiono e diventano cibo per altri organismi marini. L’Octopus garden ospita quindi una fauna varia e abbondante. Potrebbero esserci siti simili anche in altri fondali oceanici, ma le sorgenti idrotermali non sono facili da localizzare. ◆
Isole Svalbard più verdi
Il turismo artico potrebbe avere benefici imprevisti. Alle isole Svalbard, in Norvegia, la crescente popolarità delle escursioni sul ghiaccio ha aumentato la presenza dei cani da slitta e, con loro, della vegetazione nelle aree in cui vivono. Secondo uno studio preliminare pubblicato su EcoEvoRxiv, è la conseguenza dell’effetto fertilizzante a lungo termine delle deiezioni dei cani e degli avanzi di cibo. Le immagini satellitari mostrano che, dal 1985 al 2021, le aree verdi sono quasi raddoppiate in corrispondenza dei recinti per cani e degli allevamenti.
Lettura del pensiero
Un gruppo di ricercatori ha sviluppato due tipi d’interfaccia tra cervello e computer che hanno permesso a persone con problemi di vario tipo di tornare a parlare. Gli algoritmi sono in grado d’interpretare l’attività cerebrale e trasformarla in parole. La velocità della comunicazione è inferiore a quella naturale, ma superiore a quella ottenuta con altri dispositivi. Al momento gli strumenti permettono di scegliere tra più di mille parole. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista britannica Nature.
Un nuovo antibiotico
Alcuni ricercatori hanno individuato un nuovo antibiotico, la clovibactina, derivato da un batterio del suolo. Nella sperimentazione sui topi il farmaco si è mostrato efficace contro molti batteri, senza che si manifestasse resistenza. La clovibactina, scrive la rivista Cell, sembra agire principalmente contro i batteri gram-positivi, che comprendono gli streptococchi, gli stafilococchi e gli enterococchi.
Astronomia La sonda Solar Orbiter ha permesso di osservare piccoli getti di materiale emessi dalla parte esterna, o corona, dell’atmosfera solare. Questi getti, scrive Science, alimentano il vento solare, un flusso di particelle cariche che interagisce con il campo magnetico terrestre. Gli eventi durano da venti a cento secondi e hanno una velocità di circa cento chilometri al secondo.
Biologia L’aereo Mh370 della Malaysia Airlines, scomparso l’8 marzo 2014 dopo essere partito da Kuala Lumpur, potrebbe essere rintracciato grazie a un nuovo metodo. Nel luglio 2015 sull’isola della Réunion, nell’oceano Indiano, è stato trovato un pezzo di ala ricoperto da crostacei della specie Lepas anatifera. Dall’analisi chimica dei gusci, scrive Agu Advances, si è risaliti a una serie di temperature di superficie del mare, che potrebbero aiutare a ricostruire il percorso del rottame.
Articolo precedente
Articolo successivo
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati