Scienza

Più malattie con l’agricoltura

L’incidenza delle malattie infettive tra gli esseri umani sarebbe aumentata con l’introduzione dell’agricoltura e dell’allevamento. Uno studio preliminare pubblicato su bioRxiv ha esaminato 1.300 resti umani rinvenuti in Eurasia, risalenti fino a 37mila anni fa. In due terzi dei campioni sono state trovate tracce genetiche di oltre 2.400 specie di batteri, virus e parassiti. Tra questi ci sono germi veicolati dal cibo, come i batteri Yersinia enterocolitica e Shigella, che causano infezioni intestinali, e patogeni trasmessi dagli animali, come il Plasmodium vivax della malaria ricorrente e la Yersinia pestis della peste. Ricostruendo come queste malattie si sono diffuse si nota un aumento a partire da circa 6.500 anni fa, con un picco in coincidenza dell’insediamento dei pastori provenienti dalla steppa eurasiatica, circa cinquemila anni fa. La ricerca non tiene conto dei virus a rna come quelli dell’influenza e i coronavirus, ma fornisce la prima prova diretta della relazione tra domesticazione degli animali e diffusione di malattie infettive a partire dall’età della pietra.

L’enciclopedista artificiale

L’intelligenza artificiale potrebbe aiutare gli esseri umani nella revisione delle voci di Wikipedia. Un software chiamato Side, attualmente disponibile solo per l’inglese, è stato sviluppato per migliorare la verificabilità dei testi già presenti nell’enciclopedia online, valutando la qualità delle fonti che dovrebbero accompagnare ogni affermazione. Quando Side esamina un passo dell’enciclopedia, cerca in un elenco di documenti disponibili su internet, e se trova una fonte che considera migliore di quella citata la propone al revisore umano, che può accettare il suggerimento o ignorarlo. Il programma si basa su una rete neurale ed è stato allenato sulle voci di Wikipedia considerate esempi da seguire per la citazione delle fonti, per poi essere sperimentato su voci nuove. Un test ha mostrato che in circa la metà dei casi le citazioni esistenti erano le stesse individuate da Side come le migliori. Quando il software ha proposto nuove fonti, nel 10 per cento dei casi i revisori umani hanno preferito quelle vecchie, nel 20 per cento quelle nuove e nel 40 per cento dei casi non hanno espresso preferenze. ◆

L’insetticida delle felci

Nelle felci del genere pteride è stata scoperta una famiglia di proteine con proprietà insetticide. Queste molecole hanno una struttura simile a quelle prodotte dal batterio Bacillus thuringiensis, che hanno effetti tossici per gli insetti. Le proteine delle felci agiscono soprattutto contro i parassiti del mais e della soia, e potrebbero quindi essere sfruttate per proteggere queste coltivazioni, scrive Pnas.

Topi d’alta quota

Marcial Quiroga-Carmona

Si pensa che i topi della specie Phyllotis vaccarum (nella foto) possano vivere a più di seimila metri di altezza, un record per i mammiferi, scrive Current Biology. Alcuni esemplari mummificati sono stati trovati sulla cima di tre vulcani nella regione andina della Puna de Atacama, al confine tra Cile e Argentina, fino a una quota di 6.233 metri. In precedenza era stato catturato un topo vivo sul vulcano Llullaillaco, a 6.739 metri. Non è chiaro perché gli animali si spingano ad altitudini così estreme.

Un lampo dal passato

Un radiotelescopio australiano ha intercettato il lampo radio veloce (fast radio burst) più potente e lontano mai rilevato. Ha percorso il cosmo per circa otto miliardi di anni, emettendo una quantità di energia 3,5 volte superiore a quella massima prevista dalle teorie cosmologiche. Il lampo potrebbe essere stato originato dalla collisione tra un gruppo di galassie, spiega Science. Lo studio di questi fenomeni permette di risalire alle condizioni dell’universo primordiale.

Foto Nasa

Astronomia La Luna potrebbe avere circa 40 milioni di anni in più rispetto a quanto si pensava. Secondo uno studio pubblicato su Geochemical Perspectives Letters, il satellite terrestre si è formato almeno 4,46 miliardi di anni fa. La stima si fonda sull’analisi dei piccoli cristalli contenuti nei campioni di polvere lunare raccolti dagli astronauti della missione Apollo 17 (nella foto Harrison Schmitt) nel 1972.

Antropologia In Europa gli esseri umani si sono nutriti per millenni di alghe e piante acquatiche. Secondo Nature Communications l’uso di queste risorse alimentari è stato abbandonato solo di recente, durante il periodo medievale. Lo studio, basato sull’analisi chimica del tartaro di denti ritrovati nei siti archeologici, potrebbe essere utile a identificare le specie commestibili.

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