Americhe

Si candida Manuel Rosales

Pedro Rances Mattey, Anadolu/Getty

“Il 22 marzo la leader dell’opposizione venezuelana María Corina Machado, la cui candidatura è stata dichiarata inammissibile dalla corte suprema, ha indicato Corina Yoris come sua sostituta alle elezioni presidenziali del 28 luglio”, scrive la Bbc. Ma a causa di problemi nella procedura d’iscrizione, la sua candidatura non ha potuto essere registrata nei limiti di tempo imposti dal governo. All’ultimo Manuel Rosales ( nella foto ), che aveva sfidato Hugo Chávez nel 2006, è riuscito a registrarsi. Si è iscritto anche il diplomatico Edmundo González Urrutia, al posto di Yoris.

Una sindaca uccisa

“Il 24 marzo Brigitte García, sindaca di San Vicente, una piccola città della provincia costiera di Manabí, è stata trovata morta in un’auto insieme a un funzionario del municipio”, scrive il sito ecuadoriano Gk. García aveva 27 anni ed era stata eletta nel 2023 nelle liste del partito di sinistra Revolución ciudadana. La provincia di Manabí è diventata uno snodo del traffico di droga verso l’Europa e gli Stati Uniti.

Trump andrà a processo

Il 15 aprile comincerà a New York uno dei processi penali in cui Donald Trump, candidato alle elezioni presidenziali, è incriminato dal 2023. Il caso riguarda un pagamento di 130mila dollari all’attrice di film porno Stormy Daniels, che Trump avrebbe versato tramite il suo ex avvocato Michael Cohen nel 2016 per convincere Daniels a non parlare di un rapporto sessuale che avevano avuto anni prima. Nel farlo l’ex presidente avrebbe falsificato documenti aziendali per commettere una frode. Intanto una corte d’appello di New York ha ridotto da 465 a 175 milioni di dollari la cauzione che Trump deve pagare per poter presentare appello contro una condanna in sede civile per frode. “Trump quindi dovrebbe essere in grado di pagare e non rischia il sequestro dei suoi beni”, scrive la Cnn.

Giustizia per Marielle

Marielle Franco a Rio de Janeiro, gennaio 2018 (Ellis Rua, Ap/Lapresse)

“Chi ha ucciso Marielle Franco?”, è la domanda che molti brasiliani si fanno da sei anni. “Il 24 marzo il tribunale supremo federale ha annunciato l’arresto dei tre presunti mandanti dell’omicidio della consigliera comunale, attivista femminista e per i diritti delle persone lgbt Marielle Franco, avvenuto a Rio de Janeiro nel 2018”, scrive O Globo. La polizia federale ha arrestato l’ex capo della polizia civile di Rio, Rivaldo Barbosa, l’ex consigliere della corte dei conti locale, Domingos Brazão, e suo fratello, il deputato Chiquinho Brazão. Franco era stata uccisa insieme all’autista Anderson Gomes. L’ex consigliere comunale Marcelo Freixo, del Partito dei lavoratori, il 24 marzo ha dichiarato in un’intervista televisiva di non essere sorpreso del coinvolgimento di alti funzionari nell’omicidio di Franco: “Da tempo affermiamo che a Rio la criminalità, la polizia e la politica sono inestricabilmente legate”. ◆

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1556 - 29 marzo 2024
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