Africa e Medio Oriente

Diplomazia e minacce

Pacchi umanitari nella Striscia di Gaza, 23 aprile 2024 (Afp/Getty)

◆Sotto la minaccia di un’imminente invasione israeliana di Rafah, nella Striscia di Gaza, hanno ripreso slancio i negoziati in corso al Cairo per raggiungere una tregua tra Israele e Hamas. Il 29 aprile nella capitale egiziana una delegazione del gruppo palestinese ha discusso con rappresentanti di Egitto e Qatar, paesi mediatori insieme agli Stati Uniti, una proposta di Israele che prevede un cessate il fuoco in cambio del rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas e il “ripristino di una calma sostenibile” nella Striscia, scrive Al Jazeera.

◆Per promuovere una tregua e favorire l’ingresso degli aiuti umanitari nel territorio palestinese il 29 aprile il segretario di stato statunitense Antony Blinken è arrivato in Arabia Saudita, prima tappa del suo viaggio in Medio Oriente che l’ha portato anche in Giordania e in Israele. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu continua a essere al centro delle critiche dell’opinione pubblica. La sera del 28 aprile migliaia di persone si sono riunite a Tel Aviv per chiedere la liberazione degli ostaggi. Nei giorni precedenti Hamas aveva pubblicato video che mostravano tre ostaggi chiedere a Netanyahu di accelerare i tempi per un accordo sul loro rilascio.

◆ Sono proseguiti i bombardamenti israeliani sulla Striscia di Gaza e il 30 aprile il ministero della salute di Hamas ha pubblicato un nuovo bilancio: dall’inizio dell’offensiva israeliana sono morti 34.535 palestinesi e ne sono stati feriti 77.704. A Rafah, dove sono rifugiate quasi 1,5 milioni di persone – cioè metà della popolazione della Striscia, in maggioranza sfollati – si comincia a soffrire il caldo e la presenza di insetti. Il 28 aprile l’ong statunitense World central kitchen ha annunciato la ripresa delle sue attività di sostegno alla popolazione del territorio, dopo la pausa seguita all’uccisione di sette suoi operatori in un bombardamento israeliano all’inizio del mese.

La condanna del rapper

Patrick Batard, Hans Lucas/Contrasto

Un tribunale iraniano ha condannato a morte il rapper Toomaj Salehi, ha reso noto il giornale riformista Shargh il 24 aprile. Salehi, 33 anni, era stato arrestato nel 2022 per il sostegno alle proteste contro il governo. Iran Wire spiega che nel 2023 era stato condannato a sei anni e tre mesi di carcere “per corruzione sulla terra”. Era stato rilasciato ma subito arrestato di nuovo per aver denunciato in un video le torture subite in prigione ( nella foto, una protesta del 14 maggio 2023 per la liberazione di Salehi a Tolosa, in Francia ).

L’ultimo ballo di Om Fahad

Om Fahad, star irachena di TikTok, la notte del 26 aprile è stata uccisa davanti alla sua casa a Baghdad. Il suo vero nome era Ghufran Sawadi e Al Arabiya ricorda che nel febbraio 2023 era stata condannata a sei mesi di carcere perché i video in cui ballava erano considerati contrari “alla morale pubblica”. Nell’ultimo anno il governo ha lanciato una campagna per eliminare da internet contenuti ritenuti inappropriati. Il 27 aprile il parlamento iracheno ha approvato un disegno di legge che criminalizza i rapporti tra persone dello stesso sesso con pene tra i dieci e i quindici anni di carcere.

Dissenso vietato

Il Burkina Faso ha sospeso diversi mezzi d’informazione stranieri perché avevano parlato di un rapporto di Human rights watch sulle esecuzioni extragiudiziali di almeno 223 civili, compiute dall’esercito a febbraio. Le Monde, The Guardian, Deutsche Welle e TV5Monde sono stati aggiunti alla lista delle testate sospese (che comprendeva già Bbc e Voice of America). Secondo The Continent, per mettere a tacere le critiche, la giunta golpista guidata dal capitano Ibrahim Traoré usa anche un altro strumento: costringe giornalisti, analisti politici, ma anche comuni cittadini, ad arruolarsi in milizie, come i Volontari per la difesa della patria, e li manda a combattere in prima linea contro i jihadisti.

Luis Tato, Afp/Getty

Kenya Almeno 46 persone sono morte il 29 aprile in un villaggio della Rift valley quando è crollata una diga a causa delle piogge torrenziali ( nella foto, i danni a Kamuchiri ). Da metà marzo il maltempo ha causato almeno 169 morti in tutto il paese e costretto il governo a rinviare il rientro a scuola.

Rdc Gli avvocati del governo di Kinshasa hanno inviato il 22 aprile una lettera all’amministratore delegato della Apple, in cui accusano l’azienda di aver usato minerali esportati illegalmente dalle province orientali del paese per i suoi prodotti.

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1561 - 3 maggio 2024
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