L’Islanda ha introdotto un nuovo tipo di obbligazioni. Alla fine di giugno il governo del paese nordico ha collocato i cosiddetti gender bond per un valore di cinquanta milioni di euro, scrive Bloomberg. Si tratta di titoli di stato che raccolgono risorse destinate a finanziare progetti per la parità di genere. “Sono in gioco cifre relativamente piccole, ma l’esempio potrebbe presto essere seguito da altri paesi. I titoli possono essere usati per aiutare donne che si trovano in difficoltà o per ridurre il peso dell’assistenza ai familiari”.
Titoli di stato per le donne
Google fa acquisti
La Alphabet, la casa madre di Google, vuole comprare la Wiz, un’azienda statunitense di sicurezza informatica. Valutata dal mercato dodici miliardi di dollari, spiega il New York Times, la Wiz dovrebbe passare al motore di ricerca californiano grazie a un accordo da 23 miliardi di dollari. Sarebbe “l’operazione più costosa mai conclusa dalla Alphabet, con un valore quasi doppio rispetto ai dodici miliardi spesi nel 2012 per il comparto di telefonia mobile della Motorola”. L’azienda sta andando avanti, aggiunge il quotidiano, nonostante la possibilità che l’affare sia bloccato dall’antitrust: ha bisogno della Wiz per rafforzare i suoi servizi cloud, che sono ancora indietro rispetto alla concorrenza di Amazon Web Services e Microsoft Azure.
Stati Uniti A giugno l’inflazione negli Stati Uniti ha dato ulteriori segnali di miglioramento. Si è fermata al 3 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023, contro il 3,3 per cento registrato a maggio. L’inflazione di base, calcolata al netto dei prezzi di prodotti volatili come l’energia e i generi alimentari, è arrivata al 3,3 per cento, il valore più basso dall’aprile 2021.
Cina Nel secondo trimestre del 2024 il pil cinese è aumentato del 4,7 per cento rispetto allo stesso periodo del 2023, segnando un rallentamento rispetto all’inizio dell’anno: nel primo trimestre era cresciuto del 5,3 per cento. Il dato indica un ritardo negli obiettivi di Pechino, che per il 2024 ha fissato una crescita del 5 per cento.
Un’istituzione manipolata
Perseguire i crimini oltreconfine è difficile. Spesso le sentenze di un paese non sono applicabili in un altro, soprattutto quando mancano gli accordi d’estradizione. Per rimediare al problema, scrive l’Economist, sono state create istituzioni in grado di operare in gran parte del pianeta, come la Corte penale internazionale e l’Interpol. La meno nota è la Financial action task force (Fatf), che probabilmente ha anche il compito più difficile: impedire ai criminali di spostare soldi in giro per il mondo. Purtroppo gli ampi poteri della Fatf sono nelle mani di leader che cercano di sfruttarli contro i loro oppositori, una situazione che richiede una riforma dell’istituzione. Gli abusi sono commessi spesso in paesi guidati da regimi autoritari, come la Bielorussia e l’Egitto, ma ci sono frequenti forzature anche in importanti democrazie, tra cui l’India e la Turchia. I governi “non hanno bisogno di presentare prove schiaccianti per incriminare una persona. Così alcuni funzionari riescono a far congelare le attività di dissidenti in esilio, giornalisti e attivisti per i diritti umani, quasi sempre innocenti”. ◆
Articolo precedente
Articolo successivo
Inserisci email e password per entrare nella tua area riservata.
Non hai un account su Internazionale?
Registrati