I libri italiani letti da un corrispondente straniero. Questa settimana la giornalista belga Vanja Luksic.
Due anni dopo il suo primo bellissimo romanzo storico sull’impero moghul, La luce di Akbar, Navid Carucci ci riporta nell’Hindustan, un secolo più tardi, nella seconda metà del seicento. L’imperatore Shah Jahan, degno successore del grande Akbar, è ormai vecchio e ammalato. I suoi quattro figli si odiano e non accettano che il primogenito Dara Shikoh sia l’erede al trono. Gli fanno e si fanno tra loro una guerra spietata. Neanche le figlie si amano tanto. Sono gelosissime della suprema signora Jahanara, primogenita dell’imperatore e della sua amatissima Mumtaz Mahal. Lei è straordinaria: intelligente, molto colta e di grande sensibilità. Infatti, il sottotitolo del libro è Jahanara, la principessa moghul che poteva cambiare il mondo. Purtroppo è una donna. Ed è già un miracolo che abbia potuto avere un importante ruolo di mediatrice e di consigliera, preziosissima per il suo paese. Leggendo questo libro che ci fa entrare nella storia e nella vita quotidiana dell’India del diciassettesimo secolo, di una bellezza affascinante ma anche scossa da tante guerre, non possiamo non pensare al mondo di oggi. Ci farebbe tanto bene avere anche noi una suprema signora Jahanara. ◆
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Questo articolo è uscito sul numero 1537 di Internazionale, a pagina 104. Compra questo numero | Abbonati