Secondo il Clarín papa Francesco ha svolto un ruolo chiave nella liberazione di Alan Gross e nell’allentamento dell’embargo degli Stati Uniti a Cuba che dura da oltre 50 anni. Già nel maggio del 2014 i leader dei due paesi erano andati in Vaticano e avevano sollevato la questione. Secondo fonti dell’amministrazione Obama, il papa ha mandato “all’inizio dell’estate” (a giugno) una lettera personale al presidente degli Stati Uniti e a quello cubano, Raúl Castro, per promuovere la liberazione del contractor statunitense e il disgelo nelle relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti.
Quel gesto, considerato da fonti come molto raro o eccezionale da parte del papa, ha dato impulso ai negoziati segreti che hanno avuto luogo in Canada.
Secondo le fonti è stata decisiva l’influenza del papa sulla comunità cattolica di Cuba e di Stati Uniti e anche il rispetto che il presidente Obama ha per Bergoglio. Clarín
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