La Repubblica Democratica del Congo ha ordinato l’espulsione immediata di quattro attivisti, un burkinabé e tre senegalesi, arrestati il 15 marzo durante una conferenza per la democrazia a Kinshasa. Gli attivisti facevano parte di diverse associazioni che avevano organizzato delle proteste per chiedere un limite ai mandati del presidente Joseph Kabila, in carica dal 2001, in vista delle elezioni del novembre 2016. Sono ancora in carcere altri circa quaranta attivisti congolesi arrestati nel raid della polizia.

Secondo il governo, gli attivisti stranieri facevano parte di un “movimento sovversivo fomentato dall’estero”. Reuters

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