Il presidente tedesco ha riconosciuto per la prima volta che il massacro degli armeni compiuto dalle forze ottomane nel 1915 è stato un “genocidio”. Gauck ha sottolineato anche la “corresponsabilità” tedesca nel crimine. “Anche noi tedeschi dobbiamo fare il nostro lavoro di memoria”, sulla “complicità nel genocidio degli armeni”, ha detto Gauck, facendo riferimento al coinvolgimento delle forze armate tedesche nelle deportazioni degli armeni.

La dichiarazione tedesca arriva alla vigilia del centesimo anniversario dell’inizio delle uccisioni compiute dai turchi ottomani, che provocarono 1,5 milioni di vittime tra il 1915 e il 1917.

Correzione 24 aprile 2015
Nella versione precedente di questo articolo avevamo scritto che la Germania aveva riconosciuto il genocidio degli armeni. Invece è stato il presidente Joachim Gauck a usare per la prima volta il termine “genocidio”.

Internazionale pubblica ogni settimana una pagina di lettere. Ci piacerebbe sapere cosa pensi di questo articolo. Scrivici a: posta@internazionale.it