Il papa ha approvato la proposta del consiglio dei nove cardinali che lo aiutano nella riforma della curia e nel governo della chiesa, il cosiddetto C9, di introdurre nuove misure per perseguire i casi di abusi sessuali su minori da parte del clero. Le novità principali sono l’introduzione nel diritto canonico del reato di abuso d’ufficio episcopale, che permetterà di punire i vescovi che hanno sottovalutato o insabbiato le denunce nelle loro diocesi, e l’istituzione di un’apposita sezione della congregazione della dottrina della fede che funzionerà come un tribunale sulla materia. Tutti gli imputati verranno quindi giudicati a Roma.
Grazie al nuovo reato e al nuovo tribunale, il Vaticano potrà perseguire giuridicamente non solo i responsabili degli abusi, ma anche chi li ha coperti. L’idea è stata presentata ai nove consulenti del papa dal cardinale Sean Patrick O’Mally, che presiede la pontificia commissione per la tutela dei minori. Il papa “ha approvato le proposte e ha concesso l’autorizzazione affinché siano fornite risorse adeguate per conseguire questi fini”, ha detto il portavoce della Santa sede, padre Federico Lombardi.
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