Più di ventitremila persone in fuga dai combattimenti nel nord della Siria hanno attraversato il confine con la Turchia tra il 3 e il 15 giugno. Lo ha dichiarato l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa di rifugiati basandosi su dati forniti dalle autorità turche. La maggior parte dei profughi proviene dalla zona di Tal Abyad, la città al confine con la Turchia dove sono in corso gli scontri tra i jihadisti dello Stato islamico e le forze curdo siriane, che hanno annunciato di averne preso quasi totalmente il controllo. Tra i profughi arrivati in Turchia ci sono anche poco più di duemila iracheni fuggiti dalle città di Mosul, Ramadi e Falluja.

Tal Abyad si trova circa 80 chilometri a nord da Raqqa, la roccaforte dello Stato islamico in Siria e la sua conquista da parte dei curdi siriani priverebbe i jihadisti di una strategica via di approvvigionamento per far entrare nel paese combattenti e rifornimenti. Un portavoce della milizia Ypg (Unità di protezione del popolo) ha annunciato che la città è “ora sotto il controllo completo” dei curdo siriani, anche se secondo l’Osservatorio siriano per i diritti umani ci sono ancora “piccole sacche di resistenza”.

La milizia ha lanciato l’offensiva su Tal Abyad l’11 giugno, con il sostegno di gruppi di ribelli siriani e dei bombardamenti della coalizione internazionale guidata dagli Stati Uniti. La conquista di Tal Abyad consentirebbe ai curdo siriani di collegare i territori sotto il loro controllo lungo la frontiera turca, dall’Iraq a est a Kobane a ovest.

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