Il 10 dicembre si è concluso l’allarme rosso dichiarato da Pechino per i livelli preoccupanti di smog in città. Per tre giorni le autorità cinesi hanno consigliato a scuole e a fabbriche di chiudere, hanno imposto le targhe alterne e hanno vietato a circa due milioni di veicoli di circolare.
Il governo ha diffuso dei consigli per sopravvivere, come indossare una maschera antismog, evitare di uscire all’ora di punta, bere più acqua e lavarsi spesso. È la prima volta che il governo cinese approva misure d’emergenza di questo tipo, e proprio mentre è in corso la conferenza sul clima di Parigi a cui partecipa anche la Cina. Nei tre giorni di allarme rosso le autorità hanno sequestrato 120mila mascherine antismog contraffatte.
Pechino ha adottato un sistema di classificazione dell’inquinamento, che va dal livello 1 al livello 4, due anni fa, quando la situazione in città è peggiorata notevolmente.
Il 7 dicembre il livello di pm 2,5 nella seconda città della Cina era di 291 microgrammi per metro cubo, mentre dopo poche ore il livello è sceso a 250 microgrammi per metro cubo. Dopo tre giorni, il 9 dicembre, il livello è risalito a 294 microgrammi per metro cubo. L’Organizzazione mondiale per la sanità (Oms) raccomanda dei livelli di pm 2,5 non superiori a 25 microgrammi per metro cubo.
L’ambasciata statunitense a Pechino permette di controllare il livello d’inquinamento in città in tempo reale.
Perché Pechino è invasa dallo smog? Le fabbriche cinesi sono alimentate a carbone, uno dei sistemi energetici più inquinanti al mondo. La Cina dipende al 60 per cento dal carbone e fatica a passare ad altre fonti energetiche che per ora rappresentano solo il 13 per cento delle fonti di energia. A Pechino abitano 21,5 milioni di persone, che ne fanno la seconda città della Cina per abitanti e la terza città più popolosa del mondo. Le fabbriche sorgono all’interno del centro urbano, i sistemi di riscaldamento e i sistemi di trasporto sono antiquati e molto inquinanti, inoltre le polveri dei cantieri edili in città contribuiscono a peggiorare la qualità dell’aria. Lo smog si forma anche a causa di particolari condizioni atmosferiche: la mancanza di correnti ventose e un alto tasso di umidità.
Cos’è il pm 2,5? Il pm 2,5 è un tipo di polvere fine costituito da particelle che hanno un diametro di 2,5 micron o inferiore. Le polveri fini si distinguono dalle polveri sottili che sono particelle con un diametro di 10 micron o superiore (il pm 10). Il pm 2,5 e il pm 10 sono pericolosi per la salute perché riescono a penetrare nei polmoni e in alcuni casi adarrivare al sangue. Secondo uno studio di Jos Lelieveld del Max Planck Institute, pubblicato dalla rivista Nature, in Cina ci sono state 1,4 milioni di morti premature a causa dell’inquinamento.
Perché l’allerta rossa è stata diramata proprio ora? Gli analisti hanno spiegato che i livelli di smog in città sono alti da settimane, ma l’allerta è stata diramata solo ora perché il governo ha voluto dare un segnale ai cittadini che sono sempre più sensibili alle questioni ambientali e ai rappresentanti dei governi riuniti a Parigi per la conferenza sul clima a Parigi, in cui Pechino è uno dei principali protagonisti.
Le autorità sperano che la misura d’emergenza faccia scendere i livelli di pm 2,5 e faccia emergere la buona volontà del governo di Pechino di trovare un compromesso sulle misure da adottare per contrastare i cambiamenti climatici. La qualità dell’aria non è un problema solo cinese, in questi giorni a New Delhi, in India, la qualità dell’aria e i livelli di pm 2,5 e di pm 10 sono peggiori di quelli di Pechino e il governo ha deciso d’imporre le targhe alterne dal 2016.
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