Quando ero alle elementari spesso scarabocchiavo durante le lezioni. A volte questo mi dava dei problemi, perché disegnare in classe ti fa sembrare una perditempo o una che sogna a occhi aperti. Non sono mai riuscita a far capire ai miei insegnanti che quei ghirigori mi aiutavano a ricordare la lezione quasi a memoria. Ogni parte del disegno mi faceva tornare in mente cosa avevo ascoltato mentre stavo disegnando, che si trattasse di grammatica o della storia dell’inquisizione spagnola.
Facciamo un salto in avanti di trent’anni. Oggi sono una facilitatrice grafica, il che significa che quando partecipo a una riunione appendo un foglio di carta enorme sul muro e prendo appunti per tutto il gruppo. Mentre gli altri elaborano le loro strategie aziendali o si fanno venire idee per un nuovo progetto, io ascolto con attenzione e prendo appunti (con parole e disegni) che aggiungono sfumature e profondità al discorso.
La traccia visiva aiuta il gruppo a rimanere concentrato e ad affinare le idee. E ogni volta, alla fine, le persone mi dicono quanto è stato utile vedere il proprio lavoro prendere forma su carta in tempo reale.
Usare disegni e parole aiuta a farsi un’idea più chiara del discorso e a ricordarlo meglio
Tutto questo, insieme alla ricerca e alle conversazioni con studenti e insegnanti, mi ha convinta che alle persone fa bene disegnare quello che ascoltano. Usare disegni e parole aiuta a collegare informazioni diverse, farsi un’idea più chiara del discorso e a ricordarlo meglio. Ora la mia missione è spingere gli studenti a disegnare in ogni corso e per ogni materia, dalla scuola materna fino all’università, e anche nella vita professionale.
Il modo sbagliato
Quando spieghiamo agli studenti come prendere appunti, diamo la priorità al fatto che qualcuno possa in seguito rileggerli e capire cosa c’è scritto. Ma visto che di professione sono una che prende appunti per gli altri, posso dirvi che ci sono due problemi in questo approccio. Primo, è davvero difficile prendere appunti in modo che siano chiari ad altre persone. Secondo, questo non è il modo migliore per capire e ricordare le informazioni.
Lo scopo di prendere appunti dovrebbe essere quello di permettere a chi li ha presi di ricordarsi cosa è stato detto in classe. Quindi è giusto che gli studenti lo facciano in un modo che sia sensato per loro, indipendentemente da quello che pensa l’insegnante.
Per alcune persone, tra cui me, è più facile rileggere gli appunti e ripetere cosa è stato detto se non devono scrivere tutto a parole, ma possono usare anche i disegni. L’atto di decidere cosa disegnare e dove inserire le cose, e anche quale colore usare, si collega nel mio cervello con qualsiasi cosa stia ascoltando: quando osservo i risultati delle mie scelte, mi ricordo cosa stavo ascoltando mentre facevo quelle scelte.
Quando si scrive a mano non è possibile fissare tutto quel che si sente, per questo gli studenti tendono a riflettere e sintetizzare
Due ricercatori dell’università di Princeton e dell’università della California, a Los Angeles, hanno scoperto che prendere appunti a mano aiuta a capire e a memorizzare il testo meglio che al computer. La cosa vale anche se gli appunti presi al computer sono spesso più lunghi di quelli presi a mano. Gli studenti che hanno preso appunti a mano hanno avuto risultati migliori quando sono stati messi alla prova sulla comprensione e il ricordo di cosa avevano appreso, anche quando a tutti veniva concesso di consultare gli appunti prima della prova.
Gli appunti scritti al computer spesso ricalcano la lezione del professore parola per parola, mentre quelli presi a mano contengono più formulazioni originali degli studenti. Poiché quando si scrive a mano non è possibile fissare tutto quello che si sente, gli studenti tendono ad ascoltare, riflettere e sintetizzare. I ricercatori ne deducono che l’atto di scegliere cosa scrivere, e poi di scriverlo fisicamente a mano, aiuti chi apprende a processare e rielaborare il contenuto, dando loro un vantaggio di comprensione e memoria.
Un altro studio condotto dall’università di Waterloo ha fatto emergere che chi fa disegni semplici e rapidi è più in grado di ricordare una lista di caratteristiche legate alle parole. La cosa interessante è che la qualità dei disegni non era un fattore discriminante. Fare un disegno in quattro secondi era sufficiente ad aiutare la memorizzazione. Questo suggerisce che non abbiamo bisogno di considerarci dei geni artistici per trarre beneficio dal fatto di disegnare in classe.
Prendere appunti visivi mescola questi due approcci. Usando una combinazione di parole e immagini veloci, chi prende appunti ascolta, rielabora e fissa su carta l’essenza di quel che ha ascoltato.
Un nuovo modo d’imparare
Se siete un insegnante o un genitore di uno studente che ama scarabocchiare, provate a incoraggiarlo a prendere appunti visivi e vedere cosa succede. Se avete bisogno di più informazioni, potete guardare la mia conferenza Disegnare in classe.
Invece di rimproverare gli studenti perché disegnano dei panda o il logo di gruppi musicali ai margini dei loro taccuini, sarebbe molto più utile introdurli alla pratica di prendere appunti visivi. Immaginate cosa succederebbe se fossero in grado di prendere appunti in modo personale, che li aiuti a creare senso e a sviluppare connessioni.
Molti studenti sono venuti da me dopo che ho tenuto una conferenza dicendomi: “Finalmente capisco perché faccio così fatica ad ascoltare”. Per loro è straordinario scoprire che c’è un modo diverso per assorbire le informazioni. Se la cosa vi sembra sensata, allenatevi a prendere appunti visivi mentre ascoltate la televisione o un podcast. Mostrate gli appunti a un insegnante o a un genitore e spiegategli cosa stavate ascoltando. Fategli vedere come i vostri appunti vi aiutano a ricordare una parte più ampia di quel che avete ascoltato, e chiedetegli se potete prendere appunti in classe in quel modo.
Gli adulti dovrebbero disegnare durante le riunioni, le lezioni e le videoconferenze
Se volete provare a prendere appunti visivi, ecco alcuni consigli: girate il foglio di novanta gradi, in modo che sia più esteso in orizzontale che in verticale. Associate le immagini con le parole. Disponetele sulla pagina in un modo che sia sensato per voi. Le immagini non devono essere complicate. Non devono essere artistiche. Non importa che siano chiare ad altri. Basta che abbiano un senso per voi.
Personalmente ritegno che gli adulti dovrebbero disegnare durante le riunioni, le lezioni, le conferenze e persino le videoconferenze. Se siete un adulto che ama scarabocchiare, provate a prendere alcuni appunti con vostri scarabocchi.
Non per tutti prendere appunti visivi si rivelerà la soluzione giusta. Ma per quei ragazzi che hanno faticato a ricordare le lezioni dei loro professori – e per gli adulti che durante le riunioni tendono a deconcentrarsi – un po’ di ghirigori e di parole chiave potrebbero far scoprire un modo del tutto nuovo di relazionarsi con il mondo.
(Traduzione di Federico Ferrone)
La visualizzazione di questo articolo è stata realizzata da Housatonic, uno studio che lavora nell’ambito della facilitazione grafica e nell’organizzazione di eventi collaborativi. Housatonic sarà al festival di Internazionale a Ferrara dal 30 settembre al 2 ottobre 2016. Il loro ultimo progetto è The life of a graphic facilitator.
Questo articolo è uscito su Quartz.
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