Finora la democrazia spagnola era stata nettamente bipartitica, e dopo la morte di Francisco Franco e la fine del regime fascista i socialisti del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe) si sono sempre alternati con i conservatori del Partito popolare (Pp).

Gli altri partiti e le formazioni regionali non hanno avuto un grande effetto sul bipolarismo a Madrid, ma ora le cose sono cambiate.

Stando a un sondaggio pubblicato da El País, un nuovo partito, Podemos, si è imposto sulla scena nazionale spagnola. Se si svolgessero oggi le legislative in programma tra un anno, Podemos le vincerebbe nettamente: con circa il 28 per cento delle preferenze supererebbe i socialisti (al 26 per cento) e i conservatori al potere (in caduta libera e appena sopra il 20 per cento).

Naturalmente queste percentuali potrebbero cambiare, ma dopo essere riuscito in primavera ad aggiudicarsi cinque seggi al parlamento europeo, Podemos è entrato con decisione nel sistema spagnolo, che ormai è diviso in tre.

Come altri paesi europei, dunque, la Spagna assiste alla nascita di una nuova formazione che scompiglia i rapporti di forza. Tuttavia, contrariamente a quanto accade nei paesi scandinavi, in Francia, nel Regno Unito e nei Paesi Bassi, Podemos non è legato all’estrema destra.

Il nuovo partito non è ostile agli immigrati né all’islam, ma incarna una nuova sinistra radicale ancora difficile da definire e caratterizzata da diverse voci. Il suo nome (Possiamo) è preso in prestito dal primo Barack Obama, che con il suo Yes we can aveva promesso di rompere con la destra reinventando il mondo e la sinistra statunitense.

Nato dal movimento degli indignati spagnoli, Podemos è stato ispirato da un diplomatico ed ex partigiano francese, Stéphane Hessel, il cui libello Indignatevi! è diventato un bestseller a livello mondiale.

Attraverso il suo fondatore, Pablo Manuel Iglesias Turrión, un politologo trentenne e una presenza autorevole nei dibattiti televisivi, Podemos si richiama all’ecologismo, all’altermondialismo e alle tradizioni delle sinistre spagnole a cui la famiglia di Turrión ha dato più di un militante. E così, mentre la sinistra e la destra europee sono in piena crisi di rinnovamento, il panorama politico continentale continua a cambiare.

(Traduzione di Andrea Sparacino)

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