1. La dipendenza da calmanti, antidolorifici e simili farmaci legali, molto diffusa negli Stati Uniti, è da tempo una realtà anche in Italia.
  2. “Leopardi salta il suo tempo. Vuole parlare a un giovane del ventunesimo secolo. Lo immagina alle prese ‘con le nuove conquiste’, con molti nuovi ‘bisogni’ e ‘nuovi patimenti’ e alcuni ‘piaceri più vivi che naturali’, con nuove invenzioni perfezionate e applicate con maggior utilità. Vuole parlare a lui in nome della ‘grande alleanza degli esseri intelligenti contro alle cose non intelligenti’. E il secolo nuovo ha bisogno della sua fraterna parola, la raccoglie, ne sente tutta la passione e tutta l’emozione”. Renato Minore sull’attualità di Leopardi.
  3. Per dei fini puramente medici, sarebbe molto meglio estrarre gli organi da trapiantare prima che il corpo cessi di vivere – per esempio durante un coma irreversibile, se l’individuo ha già deciso di donarli. Ma è possibile? Ed è eticamente corretto?
  4. Ricardo Hausmann, professore di economia ad Harvard, offre degli argomenti contro l’ipotesi che combattere la corruzione possa eliminare automaticamente la povertà. Purtroppo, le cose sono più complicate.
  5. La moda del vinile impazza ormai da diversi anni: ha raggiunto il suo apice e sta per andare in declino, oppure ha ancora delle cartucce da sparare? Per farsi un’idea, potete leggere il lungo e documentato articolo di Marc Hogan su Stereogum.
  6. La quasi novantenne Luciana Castellina è andata al campeggio studentesco Riot Village, dove si svolgono diversi incontri, convegni e dibattiti su molti temi di attualità sociale. Il suo resoconto sul manifesto è davvero bellissimo.
  7. La filosofia usata come terapia (o anche come disciplina per una “scuola di vita” o simili) la banalizza e la falsifica? Le osservazioni di Tom Stern al riguardo valgono la lettura, e la sua premessa è da incorniciare: “You can do whatever you want in life — take inspiration from The Smurfs, for all I care — but I’m here to teach you how to read a philosopher, slowly and carefully, which is not an easy thing to do”.
  8. Il Whole Earth Catalog, pubblicato tra il 1968 e il 1974, è considerato uno degli esperimenti anticipatori di internet e secondo Steve Jobs una delle bibbie della sua generazione. Su Triple Canopy trovate qualche aggiunta piuttosto bizzarra, e particolarmente adatta in caso di una catastrofe su scala mondiale.
  9. Il reportage fotografico di Sara Camilli sulla Tiburtina, a Roma: “Al posto di laboratori hi-tech sono sorti come funghi locali aperti ventiquattrore su ventiquattro dove è impossibile non incontrare slot machine, bingo, roulette elettroniche, incentivando così il gioco d’azzardo che ovviamente riesce a fare presa e ad accattivare in un zona così periferica e così povera di alternative”.
  10. Una storia tristemente comune e attuale: Alex Landau, un ragazzo nero, viene fermato con un amico bianco dalla polizia; l’amico ha della marijuana e viene ammanettato; Alex viene picchiato a sangue. Il suo racconto di com’è andata lo trovate in un’animazione a cura di StoryCorps.
  11. Su Jacobin trovate una interessante analisi politica della crisi finanziaria cinese, e le possibilità dei movimenti locali (che spesso passano sotto il radar dell’informazione) di reagire.
  12. Un resoconto, dati alla mano, dei club di serie A considerati semplicemente come aziende: da cui si nota “una forte correlazione positiva tra disuguaglianza [del reddito dei giocatori] e performance”.
  13. E sempre a proposito del calcio italiano (e della sua crisi morale, economica e progettuale), una soluzione possibile è quella dell’azionariato popolare: “Con l’appropriazione del club da parte dei tifosi, non si vuole certo intendere di aspirare a diventare dei nuovi manager, imprenditori, né a coltivare un senso proprietario, ma di trasformare e puntare sui valori propri del mondo delle tifoserie, e non solo quelle, come la cura per il bene comune e la collettività”.
  14. Il primo gruppo occidentale a suonare in Corea del Nord (il 19 e 20 agosto prossimi, a Pyongyang) sarà anche uno dei più controversi e affascinanti: i Laibach.

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