Un carciofo alla giudia, un fiore di zucca, una porzione di ravioli ai carciofi, pane, acqua e un tè. Mark Zuckerberg si è appena sposato e ha deciso di passare a Roma la sua luna di miele con Priscilla Chan. Andando a cena nei ristoranti del ghetto.
Probabilmente sperava di passare inosservato, ma non aveva fatto i conti con i social network e gli smartphone. Darek Rusajczyk, un turista polacco, si è trovato nella cappella Sistina a pochi passi dal fondatore di Facebook. Ha tirato fuori il suo smartphone, ha scattato e ha messo la foto su Twitter: “Mark Zuckerberg e sua moglie in Vaticano. Di sicuro in luna di miele :)”. Si vedono due ragazzi in jeans e maglietta, un prete che fa da guida, neanche l’ombra di una guardia del corpo. Forse non è un caso se uno degli uomini più ricchi d’America (il suo patrimonio personale è stimato in 17 miliardi di dollari) decide di rinunciare a scorte e auto blu.
Così come non è un caso se la premier danese Helle Thorning va in giro in bicicletta, David Cameron aspetta un volo low cost per Malaga stravaccato con la moglie all’aeroporto di Stansted, Angela Merkel spinge il carrello in un supermercato di Berlino (si intravedono cetriolini e vino bianco). Magari sono solo messe in scena organizzate da abilissimi uomini delle pubbliche relazioni per renderli più simpatici e avvicinarli alla gente. Però almeno dimostrano che in tutto il mondo i politici e gli imprenditori più furbi hanno capito che nell’epoca degli smartphone e dei social network niente passa inosservato.
Internazionale, numero 951, 1 giugno 2012
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