Daniel Alarcón, Come si scrive un romanzo
Omero, 304 pagine, 20 euro
Il titolo originale di questa antologia, assai più ambizioso di quello della sua traduzione italiana, è The secret miracle. Il suo curatore, Daniel Alarcón, romanziere e reporter (di cui vale la pena leggere sull’ultimo numero di Harper’s Magazine l’appassionante cronaca delle elezioni che si sono tenute in un carcere peruviano), racconta che negli ultimi anni, ogni mese, ha invitato scrittori famosi e famosissimi a parlare del loro mestiere all’826 Valencia, la scuola di scrittura per ragazzini fondata a San Francisco da Nínive Calegari e Dave Eggers. Dato il posto, le domande sono state semplici. Cose del tipo: “Come cominci?”, “Come finisci?”, “Come lavori in mezzo?”, “Cosa cerchi in un romanzo?”. Ma anche “Quanto bevi?”, “Chi ti dà da mangiare?”. Ogni capitolo del libro corrisponde a una di queste domande e ospita le risposte di una cinquantina di scrittori.
L’effetto complessivo è quello di un trattato in forma di dialogo. La struttura esalta la diversità delle soluzioni adottate per risolvere gli stessi problemi e fa emergere il lato più artigianale del processo creativo. L’aspirante scrittore forse non troverà sempre la ricetta per ottenere gli stessi risultati di scrittori come Stephen King o Mario Vargas Llosa, ma avrà a disposizione testimonianze di chi si è trovato nella sua stessa situazione: solo con la sua mente, per mesi faticosi ed esaltanti.
Internazionale, numero 938, 2 marzo 2012
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