India, falsi splendori. Il governo della destra e il vuoto a sinistra, aspettando i risultati delle elezioni. Privatizzazioni, scontri religiosi, leggi speciali, nazionalismo culturale
Qualche errore c’è stato, ammette la rivista dell’Onu. Ma meglio di così non si poteva fare
Com’è stato possibile il genocidio in Ruanda? E in cosa è diverso dall’Olocausto? Possiamo dire che non succederà mai più? Philip Gourevitch parla del dovere di ricordare e del bisogno di dimenticare
Il percorso di Manchester, città bastione del movimento operaio, ripercorre la storia dell’emancipazione dei gay e delle lesbiche
La maggior parte della popolazione del Messico è meticcia o indigena. Ma nelle pubblicità hanno tutti la pelle chiara. I ricchi non sono mai “scuri”
Le sostanze usate nella medicina tradizionale cinese fanno gola alle case farmaceutiche occidentali. Ma gli ostacoli da superare non sono pochi
Dal 1991 al 2003 l’Iraq è stato sottoposto a un durissimo embargo internazionale. Per aiutare la popolazione l’Onu ha creato Oil for food. Ora è stata aperta un’inchiesta
Come i lettori e le lettrici della nostra rubrica Bushismi ricorderanno certamente, qualche mese fa il presidente degli Stati Uniti d’America ha ammesso di non leggere i giornali. Peccato, perché si è perso un interessante commento del Washington Post sul modo in cui sono stati accolti al loro rientro in patria i tre ostaggi giapponesi rapiti in Iraq. Stampa e opinione pubblica li hanno accusati di egoismo e di aver messo a rischio la missione giapponese in Iraq. Hanno ricevuto minacce di morte. Uno psichiatra che li ha visitati ha detto che il loro livello di stress era più alto in Giappone di quanto non lo fosse a Baghdad. E il governo ha chiesto il rimborso delle spese di rimpatrio, compreso il biglietto aereo (seimila dollari). Colin Powell ha detto che in Giappone dovrebbero essere “molto orgogliosi di avere dei cittadini così”. Ma l’orgoglio non è esattamente il sentimento dei giapponesi in questo momento. La storia degli ostaggi in Iraq parla del Giappone, ma soprattutto dell’importanza di capire (e rispettare) le diversità culturali. Leggi
Il giornale della destra britannica attacca violentemente il programma umanitario delle Nazioni Unite. E si chiede se l’Onu abbia ancora un senso
Privatizzazioni, scontri religiosi, leggi speciali, nazionalismo culturale. Arundhati Roy racconta il governo della destra e il vuoto a sinistra, aspettando i risultati delle elezioni
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