La nuova inchiesta di Seymour Hersh
A Ny Ålesund, l’ultima città prima del Polo nord, vivono solo ricercatori che studiano il clima e i microrganismi. E che devono difendersi dai pericoli della natura
Ce ne rendemmo conto troppo tardi. Era un caldo pomeriggio di luglio. La luce filtrava dalle tende nella grande sala dove con gli altri anziani trascorrevamo le giornate guardando la tv, in uno stato di continuo passaggio dal sonno alla veglia. I ragazzi si affacciarono alla porta. Erano grandi, ormai. Vivevano all’estero e venivano a trovarci solo due volte all’anno, a Natale e d’estate. Ci salutarono, temendo che non li avremmo riconosciuti. Anche questa volta erano soli, i nipotini erano rimasti a casa. Ci scossero leggermente, per assicurarsi che fossimo svegli. Poi ci guardarono negli occhi. Sorrisero a mezza bocca. E dissero semplicemente: “Perché? Avreste potuto impedirlo ma non muoveste un dito. Non ci provaste neanche. Perché?”. Li fissammo con aria stupita, restituimmo il mezzo sorriso. Riuscimmo solo a biascicare poche parole: “Scusateci, fummo dei grandissimi coglioni a lasciar demolire la scuola italiana”. Leggi
In Italia calcio e intolleranza sembrano inseparabili. Per colpa della destra extraparlamentare, che ha trasformato le curve in una vetrina per le sue idee. E della Federazione, che guarda senza intervenire
Le foto di Francesco Zizola
Scrittore e attivista per i diritti umani, Ken Saro-Wiwa è stato impiccato dieci anni fa dal governo nigeriano. Il figlio, Ken Wiwa, racconta in questo articolo la sua battaglia per la giustizia
Quando andare via dall’Iraq? Ma soprattutto: come? Anche tra gli ufficiali statunitensi la parola ritiro non è più un tabù. La nuova inchiesta di Seymour Hersh
I sondaggi la danno vincitrice alle elezioni presidenziali cilene dell’11 dicembre. È il punto d’arrivo di una pediatra che si è iscritta all’accademia militare per capire meglio il suo paese
Oggi è domenica e rue des Martyrs è deserta. Leggi
Il silenzio, la natura, il ritmo: scivolare sull’acqua a bordo di una canoa è un’attività che invita alla meditazione. Ma per affrontare i loch scozzesi ci vogliono più muscoli che materia grigia
“Dopo l’irreparabile, dopo la pulizia etnica, l’euforia è fuori luogo. Serve solo la vigilanza. Perché la fiamma nazionalista che si è riaccesa in Jugoslavia quattro anni fa continua a bruciare,” scrive Colombani, direttore di Le Monde. Dopo Dayton, quale pace per i Balcani?
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