Possiamo cambiare il mondo facendo la spesa? Sì, risponde il movimento per un’alimentazione sostenibile. No, dice l’Economist: il mondo si cambia con il voto
La visita di Vladimir Putin in Italia ci era sembrata una buona occasione per consegnare all’ambasciatore russo le cartoline in memoria di Anna Politkovskaja. Con un certo anticipo abbiamo provato a fissare un appuntamento. Senza successo. Allora le abbiamo spedite, con posta prioritaria e ricevuta di ritorno. Non c’è da farsi illusioni: è altamente improbabile che Putin venga a sapere delle cartoline. Ma comunque avremmo voluto vedere la faccia del funzionario dell’ambasciata della Federazione russa, al numero 5 di via Gaeta, a Roma, che la mattina del 9 marzo 2007 si è visto recapitare da un postino italiano un grande scatolone con dentro, ordinatamente impilate, 8.237 cartoline con la foto di una giornalista russa uccisa a Mosca il 7 ottobre 2006 e la scritta: “Noi non dimenticheremo Anna Politkovskaja”. Leggi
L’Economist attacca chi pensa che comprare i prodotti locali o biologici sia un atto politico per aiutare l’ambiente e i coltivatori dei paesi poveri. Il mezzo più efficace per cambiare il mondo è il voto
Per la maggior parte degli enti non profit le raccolte di fondi sono la principale fonte di entrata. Leggi
È il numero uno della Gazprom, la più grande azienda produttrice di gas del mondo. Ha la piena fiducia di Vladimir Putin. E gestisce l’arma più potente della Russia
Osama bin Laden, l’uomo più ricercato del pianeta, ha compiuto cinquant’anni. La sua organizzazione è pronta a colpire. Contando su vecchi e nuovi alleati. L’inchiesta di Jason Burke
Le foto di Massimo Berruti. Con un testo di Gerhard Mumelter
In un’ex area industriale di Amsterdam sta nascendo un museo a cielo aperto di architettura contemporanea. Alla scoperta delle isole di Java, Borneo e Sporenburg
Il fumetto di Seth Tobocman
Chi sono gli israeliani che profanano i cimiteri e attaccano le sinagoghe? Inchiesta su un argomento tabù: l’antisemitismo nello stato ebraico
Nonostante i controlli sempre più rigidi, ogni anno migliaia di persone provano a entrare nella Guyana francese in cerca d’oro e di una vita migliore. Vengono dal Brasile, dal Suriname e da Haiti
Il neoliberismo non porterà la democrazia in Cina. Lo sostiene un gruppo di intellettuali dissidenti che propone un modello di sviluppo alternativo. E il governo sembra ascoltare con interesse
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