Le forze dell’ordine hanno diffuso informazioni su un secondo sospettato nella metropolitana. Ancora in fuga uno dei terroristi che hanno colpito l’aeroporto di Zaventem. Oggi a Bruxelles è in programma un vertice straordinario sul terrorismo.
L’aeroporto di Zaventem riaprirà il 28 marzo, come conferma il profilo Twitter ufficiale dello scalo belga.
La polizia sta ancora cercando due sospettati. Il primo è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza all’aeroporto di Zaventem. Il secondo è stato visto nella metropolitana insieme a Khalid el Bakraoui, uno dei due fratelli kamikaze. Leggi
Dopo gli attentati di Bruxelles, vari responsabili politici e di polizia europei hanno avvertito che il futuro sarà segnato da altri attacchi, veri e propri atti di “guerra”. Ma la scia di attentati jihadisti ci impone di ragionare su una reazione articolata, al di là delle soluzioni demagogiche, impraticabili o retoriche. Leggi
Il ministro degli interni Jan Jambon e quello della giustizia Koen Geens hanno presentato al primo ministro belga Charles Michel le loro dimissioni, ma Michel le ha respinte. Lo scrivono diversi mezzi d’informazione belgi.
Rob Wainwright, capo dell’agenzia Europol, ha confermato che gli attacchi di Bruxelles sono legati a quelli del 13 novembre a Parigi e ha aggiunto che lo Stato islamico ha assunto una strategia più “aggressiva” in Europa.
Secondo l’agenzia, in Europa al momento ci sono almeno 5.000 sospetti terroristi: persone che si sono radicalizzate, sono state in Iraq e in Siria e sono poi tornate in Europa. “Stiamo scoprendo una rete più estesa di quello che temevamo”, ha dichiarato Wainwright, che ha aggiunto: “Lo Stato islamico non minaccia solo la Francia e il Belgio ma contemporaneamente diversi paesi europei”.
L’udienza, prevista per oggi, si terrà il 7 aprile. Salah ha ricoperto un ruolo logistico nella preparazione degli attentati di Parigi del 13 novembre e ha ammesso che avrebbe dovuto farsi saltare in aria allo Stade de France con gli altri tre kamikaze.
L’avvocato di Salah Abdeslam, Sven Mary, ha dichiarato che il suo cliente “non era a conoscenza” degli attentati del 22 marzo a Bruxelles. Mary ha aggiunto che Abdeslam non ha intenzione di opporsi all’estradizione dal Belgio alla Francia.
Il quotidiano francese Le Monde ha scritto che la polizia avrebbe identificato un secondo sospettato nella metropolitana. L’uomo, che portava una grossa borsa, è stato ripreso dalle telecamere di sicurezza della metropolitana di Maelbeek insieme a Khalid el Bakraoui. La polizia è sempre alla ricerca di un altro sospettato, l’uomo vestito di bianco all’aeroporto di Zaventem.
Cercare di capire il motivo per cui il Belgio è oggi uno dei focolai del terrorismo in Europa significa esaminare diversi pezzi di un puzzle. La sua posizione geografica, le sue deboli politiche d’integrazione, l’influenza dell’islam radicale ne hanno fatto un terreno fertile per l’ideologia jihadista. Leggi
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