La cassazione ha stabilito che il processo Eternit per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio
Il processo Eternit per le morti da amianto era prescritto prima ancora del rinvio a giudizio dell’imprenditore svizzero Stephan Schmidheiny. Lo sottolinea la cassazione nelle motivazioni del verdetto di prescrizione, depositate oggi. La cassazione ha ricordato anche che il verdetto, emesso il 19 novembre, ha annullato i risarcimenti ai familiari delle vittime. La Stampa
“Mio padre lavorava nel reparto attiguo al mio, ha dichiarato Lorenzo il giorno dell’udienza. Il reparto aste. Grembiule d’amianto, guanti lunghi d’amianto e coperta d’amianto a coprire l’asta incandescente. La coperta, che riparava dalle scintille e dal calore, dopo due o trecento aste era a brandelli e doveva essere cambiata. Guanti e grembiule li riponeva tutte le sere con cura nell’armadietto e li ritrovava la mattina, fin quando erano tutti bruciati”. Alcune pagine da La fabbrica del panico, di Stefano Valenti. Leggi
Sono 33.610 i siti inquinati con l’amianto in Italia, se si considerano solo i siti censiti, ma mancano informazioni sulla Calabria, la Sicilia e la Campania. Leggi
Il processo Eternit svoltosi ieri in cassazione si è occupato solo del disastro ambientale. “Non erano, quindi, oggetto del giudizio i singoli episodi di morti e patologie sopravvenute, dei quali la Corte non si è occupata”. Lo sottolinea una nota dell’ufficio stampa della cassazione. Ansa
La sentenza è prescritta ma anche domani a Casale qualcuno si sveglierà con un colpo di tosse e il dolore ai reni. Qualcuno sputerà e un altro morirà, dopo aver distribuito un volantino contro la polvere, come si fa da quelle parti, con dignità e gli occhi lucidi. Gli stessi occhi lucidi di chi stava accanto a me al processo, ascoltando la sentenza. Leggi
È stato proclamato il lutto cittadino a Casale Monferrato, dopo la sentenza della corte di cassazione sul caso Eternit. Lo ha proclamato la sindaca, Titti Palazzetti, che questa mattina sarà in piazza con gli abitanti della città per protestare contro l’annullamento per prescrizione della condanna dell’industriale svizzero Stefan Schmidheiny. Ansa
La cassazione ha annullato senza rinvio, dichiarando prescritto il reato, la sentenza di condanna per l’industriale svizzero Stephan Schmidheiny nel processo Eternit. Sono stati annullati anche i risarcimenti per le vittime. Ansa
Il sostituto procuratore della cassazione Francesco Iacoviello ha chiesto di dichiarare prescritto il processo Eternit e di conseguenza di annullare la condanna a 18 anni di carcere per l’unico imputato, l’industriale svizzero Stephan Schmidheiny. Leggi
Il sostituto procuratore Francesco Iacoviello ha chiesto di dichiarare prescritto il maxiprocesso Eternit per disastro ambientale e di annullare la condanna a diciotto anni di carcere per l’unico imputato lo svizzero Stephan Schmidheiny. L’imputato era stato condannato dalla corte d’appello di Torino il 3 giugno 2013. La prima sezione penale emetterà il verdetto, probabilmente, la prossima settimana. Ansa
“Lo schermo rimane buio per due lunghi secondi. Fotogrammi serrati come bulloni stretti. Colonna sonora dominata dalle armoniche. Occhi di ghiaccio, blu, spietati e giusti. Uno dei Magnifici sette. Steve McQueen. Bello come un dio, l’eroe di Renato. Uno che sapeva impugnare il flessibile e la saldatrice. Che sapeva fare il piastrellista e il coibentatore delle navi mercantili. Un duro working class, un mito americano, in fuga dalla fabbrica fino alle vette dei teatri di posa californiani”. Mercoledì 19 novembre 2014 a Roma, presso la corte di cassazione, si concluderà il processo Eternit. Ecco una pagina tratta da Amianto, una storia operaia, di Alberto Prunetti. Leggi
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