Il giorno dopo l’attentato di Parigi l’articolo più letto sul sito della Bbc è stato la notizia di un attacco in Kenya sette mesi prima. In due giorni più di dieci milioni di persone hanno cliccato sulla notizia della Bbc, quasi quattro volte di più rispetto al giorno in cui è stata pubblicata. Leggi
Sabato ho continuato a guardare quasi di sfuggita il blog del Guardian, aggiornato in tempo reale, nel disperato tentativo sfuggire alle immagini della carneficina. Era possibile leggere qualcosa al riguardo, un po’ più difficile ascoltare qualcosa, ma guardare le immagini andava oltre le mie possibilità. E allora come comportarsi con i bambini? Leggi
La guerra, dunque. François Hollande ha assunto il suo atteggiamento più marziale per rivolgersi al parlamento riunito e all’intero paese. Con la gravità del tono, con la qualità delle formule usate, con la forza del discorso, il presidente ha indicato sia la portata di questa prova storica sia un’importante svolta politica. Leggi
Nel suo discorso al parlamento François Hollande ha parlato di “terrorismo di guerra”. In questa situazione, secondo il presidente francese, è necessario avere “un diverso regime costituzionale” che preveda la possibilità di proclamare uno stato di emergenza prolungato. Ecco cosa vuol dire. Leggi
Quanti sono i terroristi coinvolti? Da dove vengono gli attentatori di Parigi? Quante persone sono state arrestate? Quali sono le misure prese dalla Francia? Le ultime notizie sugli attacchi di Parigi in cinque domande e risposte. Leggi
La Francia ha ottenuto l’aiuto militare dei paesi europei, dopo gli attentati del 13 novembre a Parigi. La decisione è stata presa all’unanimità dai ministri della difesa a Bruxelles dopo che il francese Jean-Yves Le Drian ha presentato una richiesta formale di sostegno ai partner dell’Unione europea, invocando l’articolo 42.7 del trattato di Lisbona. È la prima volta che la clausola di difesa collettiva entra in vigore dall’approvazione del trattato, nel 2009. Ogni paese si accorderà con la Francia per assisterla sulla base delle proprie capacità militari. Leggi
L’orchestra della Metropolitan opera di New York ha eseguito in un modo del tutto inaspettato La marsigliese. Il coro e i musicisti, diretti da Placido Domingo, alla fine della Tosca di Puccini si sono alzati in piedi e hanno cantato l’inno francese. Leggi
Ventiquattr’ore prima di Parigi, il gruppo Stato islamico colpiva Beirut senza provocare altrettanta solidarietà con le vittime. C’è di che interrogarsi sui motivi di questa differenza nella percezione dei due eventi nell’opinione pubblica di tutto il mondo. Leggi
Davanti a episodi violenti come gli attentati a Parigi si può provare l’istinto di proteggere i bambini dalle notizie che potrebbero turbarli, ma secondo gli esperti può essere un errore ritardare il momento in cui scoprono che è successo qualcosa di terribile. Ecco alcuni consigli per affrontare il discorso con bambini di diverse età. Leggi
È stata una settimana di massacri orribili: bombe a Beirut e a Baghdad, e poi le sparatorie a sangue freddo a Parigi. Ognuno di questi atti di terrore ha lasciato morti e feriti. Non ne viene niente di buono – solo il dolore delle vittime e poi altro dolore, dato che i potenti si rifugiano in risposte politiche ormai standardizzate, che ancora una volta alimentano la spirale di violenza. Leggi
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