È bioeticista e giornalista. Ha scritto Mai dati. Dati aperti (sulla 194) con Sonia Montegiove (Fandango Libri 2022).
In Italia una legge sul suicidio assistito ancora non c’è. Dovrebbe garantire risposte certe a chi lo richiede, e non fare differenza tra le persone e i tipi di malattie. Leggi
La decisione della Corte suprema statunitense su Roe vs Wade – vale la pena di ricordare che era una sentenza sulla privacy e non sull’aborto; e che tanti avevano promesso... Leggi
Sono passati due anni e mezzo dalla sentenza della corte costituzionale 242. I giudici, chiamati a rispondere al giudizio di legittimità costituzionale dell’articolo 580... Leggi
Lo studio è scoraggiato, il controllo è diffuso e il biotestamento è usato per evitare le trasfusioni di sangue. Il racconto di una ragazza che fa ancora parte del movimento. Leggi
La ricerca e la medicina permettono ormai a chi ha contratto l’hiv di vivere bene e a lungo, ma la prevenzione e la “normalizzazione” sociale rimandano a decenni fa. Rimandano cioè all’inizio di un’epidemia che incarnava perfettamente, agli occhi dei più beghini e moralistici controllori dei costumi, una punizione per chi viveva in modo immorale e violava presunte regole di buona condotta. Leggi
Una nuova proposta di legge rilancia l’ipotesi di adozione degli embrioni crioconservati, attribuendogli in questo modo una personalità giuridica ed equiparandoli a bambini in stato di abbandono. Una posizione dagli aspetti giuridici e morali controversi, che nasconde un obiettivo di fondo: rimettere mano alla legge 40 sulla procreazione assistita. Leggi
Il 16 ottobre una donna di 32 anni, incinta di due gemelli, alla diciannovesima settimana di gravidanza, è morta all’ospedale di Catania. Cosa è successo? È in corso un’inchiesta e nel frattempo possiamo solo fare delle ipotesi. Ma si riapre il dibattito sull’obiezione di coscienza dei medici. Leggi
Cosa c’è di tanto scandaloso se un bambino vuole mettersi un vestito da femmina? Se ama il rosa, lo smalto e La bella addormentata? Chi ha stabilito che tutto questo fosse da femmina? Qualche giorno fa, Camilla ha deciso di raccontare la storia di suo figlio. L. ha otto anni e i suoi vestiti preferiti sono rosa. Leggi
La Polonia ha una delle leggi più restrittive d’Europa sull’interruzione volontaria della gravidanza. Ora una nuova proposta all’esame in parlamento vorrebbe rendere l’aborto sempre illegale tranne che in caso di immediato pericolo di morte per la donna. Ma perché è tanto grave limitare la possibilità di ricorrere (più o meno) liberamente all’interruzione volontaria della gravidanza? E quali sono le conseguenze più gravi del divieto di abortire? Leggi
Se una donna fosse disposta a portare avanti la gravidanza per una donna che non può farlo, perché dovremmo impedirglielo? Come si può difendere la libertà di scelta e la democrazia attraverso la scienza? Sicuramente non lasciando prevalere argomenti irrazionali. Leggi
Il 22 settembre sarà il Fertility day e da un paio di giorni non si parla d’altro e quasi sempre male. Ma se davvero si considerasse importante “fornire strumenti educativi ed informativi agli adolescenti”, lo strumento giusto sarebbe l’educazione sessuale nelle scuole e al riguardo siamo in colpevole e pigrissimo ritardo. Leggi
È di un paio di mesi fa la notizia che due gruppi di ricercatori sono riusciti a osservare in laboratorio lo sviluppo di un embrione in vitro fino a 13 giorni. L’esperimento ha riacceso la discussione sui limiti e sull’ammissibilità morale della sperimentazione embrionale. Per orientarci dobbiamo ricordare alcune premesse necessarie. Leggi
Perché un certo orientamento sessuale dovrebbe rendere una persona meno uguale di altre e dunque privarla di alcuni diritti? Che senso ha, dal punto di vista giuridico, la distinzione fondata sulle preferenze sessuali? È giusto che alcuni cittadini paghino le tasse e abbiano gli stessi doveri di tutti gli altri ma siano amputati di diritti nella sfera affettiva? Leggi
Una proposta di legge per il diritto all’obiezione di coscienza dei farmacisti è arrivata in commissione alla camera. Secondo il testo le farmacie potrebbero rifiutarsi di vendere un farmaco, anche con ricetta del medico, se potenzialmente abortivo o utilizzabile per l’eutanasia. Leggi
Da una prospettiva femminista e liberale, Evie Kendal indaga come la gestazione e il parto impongano alle donne un peso fisico, sociale e finanziario. La disparità nella distribuzione dei rischi associati alla riproduzione è tutta a svantaggio delle donne. E non solo per i rischi di salute, ma pure per le implicazioni sociali e lavorative. Leggi
Il 9 maggio il disegno di legge Cirinnà arriva alla camera, dove comincerà la discussione in vista del voto finale. Ma il testo su cui si voterà è stato spogliato di diritti fondamentali nel passaggio al senato. Primo tra tutti, garantire al figlio di una coppia dello stesso sesso di avere due genitori anche per legge. Leggi
Due anni fa la corte costituzionale dichiarava l’illegittimità del divieto della cosiddetta eterologa, cioè la possibilità di ricorrere a un gamete altrui. Caduto il divieto, è davvero possibile accedere a questa forma di procreazione medicalmente assistita? Non tanto, secondo l’inchiesta di Elvira Zaccari e Filippo Poltronieri, realizzata per l’associazione Luca Coscioni. Leggi
Domani la corte costituzionale esaminerà il divieto di sperimentazione embrionale stabilito dalla legge 40 sulla procreazione assistita ormai 12 anni fa. Cosa rimane a fondamento del divieto? Pregiudizi, credenze irrazionali, convinzioni animiste. Legittime se personali, ma non abbastanza forti da sostenere una legge coercitiva. Leggi
Un decreto legislativo approvato a gennaio prevede un aumento esponenziale della sanzione prevista per chi ricorre a un aborto fuori dai termini stabiliti dalla legge 194. Una decisione che colpisce le donne più fragili e meno protette. E che soprattutto non affronta la causa principale del fenomeno: l’obiezione di coscienza dilagante, che in molte regioni d’Italia rende il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza quasi impossibile. Leggi
Il 4 febbraio è cominciata la discussione sulle dichiarazioni anticipate di trattamento. Per l’ennesima volta si cercherà di affrontare una questione abbastanza semplice: possiamo scegliere se e come curarci? In larga parte no, secondo i disegni di legge presentati. Leggi
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