Questa nota è un primo tentativo di censire le parole dell’odio circolanti in Italia e cercare di classificarle. È un contributo strettamente linguistico all’impegnativo e ben più vasto lavoro della commissione Jo Cox voluta dalla presidente della camera Laura Boldrini, sull’intolleranza, la xenofobia, il razzismo e i fenomeni di odio che trovano risonanza in rete. Leggi
Non è un fatto nuovo: da alcuni decenni impetuose ondate di anglismi si riversano nell’uso di chi parla e scrive le più varie lingue del mondo. Trent’anni fa e più un valoroso filologo, Arrigo Castellani, nel diffondersi di anglismi nell’uso italiano vide e diagnosticò un morbus anglicus, un virus capace di infettare e corrompere la lingua italiana. Ma del fenomeno ormai bisogna dire di più. Le ondate di anglismi non riguardano solo l’italiano. In italiano come in altre lingue l’afflusso di parole inglesi dagli anni ottanta ai nostri ha assunto dimensioni crescenti. Le ondate somigliano ormai a un susseguirsi di tsunami. Leggi
Microchimera, microchimerico, microchimerismo: in un colpo solo queste tre parole sono cadute sotto gli occhi di quanti hanno letto in un numero di Internazionale un articolo di Andy Ridgway, lecturer di comunicazione della scienza nell’università del West England (Bristol) e collaboratore di quotidiani e periodici britannici. Per la maggior parte di lettrici e lettori, tolte eventualmente le persone che studiano genetica e biologia, è altamente probabile che l’incontro con queste parole sia stato il primo. Resterà l’unico o queste parole in un prossimo futuro rimbalzeranno spesso nel nostro parlare e scrivere? Leggi
Se bastasse un dizionario per fare una buona traduzione, saremmo tutti traduttori. Leggi
“Successo è sapere che sei arrivato al top”. Chi siamo, cosa facciamo e cosa desideriamo. L’immaginario nazionale si è corrotto. L’imitazione di Briatore fatta da Maurizio Crozza ne è lo specchio. Leggi
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