Ennahda

Quattro persone condannate a morte in Tunisia per l’omicidio di Chokri Belaid

Quattro persone sono state condannate a morte e due all’ergastolo in Tunisia per l’assassinio dell’oppositore di sinistra Chokri Belaid nel 2013. La vicenda aveva causato manifestazioni di protesta e una grave crisi politica nel paese. Leggi

Ritratto di un islamista tunisino

Lunedì mattina avevo appuntamento con il capofila degli islamisti tunisini, Rachid Ghannouchi. Alle porte di Tunisi, il suo ufficio in un palazzo nuovo fiammante ha raddoppiato le dimensioni – nonostante il suo partito Ennahda abbia perso le elezioni dello scorso autunno – e oggi è pieno di giovani funzionari poliglotti e istruiti. Leggi

Tunisi, le ragioni di un massacro

L’obiettivo dell’attentato di ieri non è ancora chiaro: era il parlamento tunisino, dove i deputati stavano discutendo una legge antiterrorismo? Oppure era proprio il museo del Bardo, dove i terroristi hanno colpito e che è situato a fianco del parlamento? Leggi

Nidaa Tounes ha conquistato 85 seggi

Il partito laico tunisino Nidaa Tounes ha conquistato 85 seggi del parlamento, su un totale di 217.

Il partito islamista Ennahda, che aveva già ammesso la sconfitta il 27 ottobre, ha preso 69 seggi.

Nidaa Tounes non potrà governare da solo e ha già avviato dei colloqui per formare una coalizione. Al Jazeera

L’esempio della democrazia tunisina

Ora cominciano i problemi. Domenica la grande coalizione dei laici tunisini (Nidaa Tounes) ha superato nettamente gli islamisti di Ennahda. Ma, non avendo ottenuto la maggioranza assoluta all’assemblea nazionale, dovrà stringere un’alleanza per governare. Le opzioni, a questo punto, sono due. Leggi

Ghannouchi si congratula con l’avversario per la vittoria

Rached Ghannouchi, il leader del partito islamista tunisino Ennahda, ha chiamato il presidente della formazione laica Nidaa Tounes, Béji Caïd Essebsi, per congratularsi per la sua vittoria alle elezioni legislative del 26 ottobre. Lo ha scritto su Twitter la figlia di Ghannouchi, Soumaya.

La commissione elettorale tunisina non ha ancora confermato i risultati, ma in base agli exit poll Nidaa Tounes è il primo partito in parlamento, seguito da Ennahda. Afp

I laici di Nidaa Tounes sono in testa con il 37 per cento

Il portavoce del partito islamista tunisino Ennahda ha ammesso la sconfitta alle legislative, anche se non ci sono ancora risultati ufficiali.

Il portavoce, confermando gli exit poll, ha detto che il partito Ennahda è arrivato secondo alle elezioni dietro la formazione laica Nidaa Tounes.

Secondo i primi exit poll, i laici di Nidaa Tounes sarebbero in testa con il 37 per cento dei voti davanti a Ennahda, fermo al 26 per cento.

Segue il Fronte popolare con il 5,4 per cento e l’Unione del popolo libero (Upl) con il 4,8 per cento. Se questi risultati fossero confermati, secondo le stime di France Info, Nidaa Tounes otterrebbe 80 seggi in parlamento contro i 67 di Ennahda.

In base a queste stime nessuna forza disporrebbe di una maggioranza assoluta in parlamento (217 seggi). La commissione elettorale potrebbe annunciare i primi risultati ufficiali parziali del voto nella giornata di oggi ma ha tempo fino al 30 ottobre per assegnare definitivamente i seggi del parlamento. Askanews

Il portavoce del partito islamista tunisino Ennahada ha ammesso la sconfitta alle legislative anche se si è ancora in attesa dei risultati ufficiali. Askanews

Il portavoce del partito islamista tunisino Ennahda ha ammesso la sconfitta alle legislative anche se si è ancora in attesa dei risultati ufficiali. Askanews

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