Il festival del cinema comincia con due film importanti e riusciti come Le deuxième acte di Quentin Dupieux e I dannati di Roberto Minervini. Le recensioni. Leggi
Il Festival di Cannes quest’anno offre più spazio alle donne. Un passo avanti anche se la strada è ancora lunga, sulla Croisette, come altrove. Leggi
Pacifiction critica il potere da una periferia paradisiaca; Leila’s brothers è un affresco indimenticabile dell’Iran contemporaneo. Showing up ritrae la dura vita di una comunità di artiste. Ma i premi sono andati a film meno originali. Leggi
Il regista torna nella città tanto amata, perdendosi e ritrovandosi in dolori passati e presenti; Lukas Dhont con Close va oltre la denuncia del bullismo; con Tori e Lokita i fratelli Dardenne mettono in scena una guerra tra due mondi. Leggi
David Cronenberg torna alle origini con un mondo neomedioevale di corpi mutanti; l’altrove di Decision to leave è inquietante e sorprendente; Triangle of sadness è un’ottima satira sul capitalismo e la borghesia. Leggi
In concorso, James Gray torna alle origini con una raffinata analisi sociale e familiare degli anni settanta; in Le otto montagne le riprese dei paesaggi sono protagoniste insieme ai due interpreti; Hi-han è un inno all’innocenza. Leggi
Il regista crea un ideale romanzo in più parti sul sequestro dello statista e il grande trauma nazionale. Dopo Buongiorno notte racconta chi guardava dall’esterno la prigionia del presidente della Democrazia cristiana. Leggi
A pochi giorni dall’inizio del festival di Cannes, il direttore della Quinzaine, la sezione rivolta all’innovazione e alla sperimentazione cinematografica, presenta l’edizione 2022 e racconta il suo lavoro. Leggi
I premi riflettono una giuria divisa, ma il festival conferma la sua vocazione alla ricerca di un cinema innovativo e artisti per niente scontati. Leggi
Con Les Olympiades Jacques Audiard ha girato un film interetnico sulle nuove generazioni, le loro relazioni sociali, intime e sessuali. Il film di Wes Anderson, invece, è sontuoso, ma ricorda un catalogo di invenzioni e citazioni. Leggi
Con Tre piani Nanni Moretti impressiona fin dalla prima inquadratura. Tuttavia il film sembra non pienamente riuscito. Le rivelazioni arrivano dal giapponese Ryusuke Hamaguchi, da Paul Verhoeven e dal finlandese Juho Kuosmanen. Leggi
Il legame tra un padre e le sue figlie e l’incontro impossibile tra due mondi distanti sono al centro di due film che rappresentano la realtà di oggi senza essere didascalici. Leggi
Annette, di Leos Carax, ha aperto la 74ª edizione. Un film malinconico e sereno, romantico e iconoclasta. In concorso c’è anche l’italiano Tre piani di Nanni Moretti. Leggi
La Palma d’oro a Parasite è un po’ esagerata. Vi erano film più radicali, profondi e inattesi nel concorso che ha sorpreso per la sua qualità complessiva. Leggi
Con Once upon a time… in Hollywood si conferma l’universo parallelo del regista. Sempre più al di fuori e al di sopra dei generi, come in un unico flusso. Leggi
Con A hidden life il regista recupera solo in parte rispetto agli ultimi titoli sfortunatamente deludenti. È invece un vero gioiello Atlantiques, della esordiente franco-senegalese Mati Diop. Leggi
La resistenza nel Nordest brasiliano di Bacurau, Les misérables postmoderni di Ladj Ly e Ken Loach sulla crisi britannica. Il festival di Cannes conferma le sue scelte interessanti e politicamente scomode. Leggi
Nell’apatica cittadina di Centerville la catastrofe climatica si materializza con dei morti viventi. Ma un cast grandioso non riesce a dare forza al film di apertura del festival. Leggi
Film come Dogman o Lazzaro felice dimostrano che il cinema italiano è vivo, anche se non è al centro dell’attenzione delle istituzioni e del potere. Ma forse è questo il motivo della sua freschezza, della sua importanza. Leggi
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