Da leader protagonista della politica italiana a grande sconfitto della crisi di governo estiva: cosa non va in questa descrizione di Matteo Salvini? Rispondono i corrispondenti stranieri, intervistati al festival di Internazionale. Leggi
In questi tempi un po’ confusi si parla molto di politica liquida e di partiti liquidi, come se tutto fosse negoziabile, sempre, compresi identità e valori. Lo ha dimostrato anche il leader della Lega nord, di fronte alla stampa estera. Leggi
Alleato del Front national al Parlamento europeo, il leader della Lega nord è stato tra i primi a festeggiare i risultati del primo turno delle regionali in Francia. Al di là delle smancerie tra alleati, la situazione delle due formazioni è molto diversa. Leggi
Nella Lega nord, già da parecchi mesi, i rapporti tra il segretario Matteo Salvini e il suo predecessore Roberto Maroni sono tesi, ma nelle ultime settimane si sono ulteriormente raffreddati fino a sfociare in un vero e proprio conflitto. Leggi
A Bonassola, in Liguria, Lega nord e Fratelli d’Italia manifestano contro la proprietaria di un resort, colpevole di avere offerto ospitalità a due madri migranti con i loro figli. E mentre le istituzioni non si pronunciano, anche il sindaco di centrosinistra non si sbilancia: “Rispetto chi ospita, ma anche chi manifesta”. Leggi
A Pontida si è svolto il ventinovesimo raduno nazionale della Lega, il primo ci fu nel 1990, e quello che allora sembrava un baraccone che metteva insieme spinte xenofobe, un posticcio immaginario neopagano (il dio Po) e un ridicolo revisionismo storico (Alberto da Giussano) è l’unico movimento rimasto in forze dall’inizio della seconda repubblica a oggi. Leggi
La polemica intorno all’accoglienza dei profughi divampata nelle regioni del nord Italia conferma la spaccatura politica del paese, già sancita dall’ultima tornata delle elezioni regionali e comunali. Il governatore della Lombardia Roberto Maroni ha scritto ai prefetti di non inviare altri profughi nella regione da lui amministrata. Non solo: dopo aver ribadito che “non c’è più posto” ha minacciato i sindaci che non obbediranno di privarli dei fondi regionali. Leggi
Quarantotto esponenti della Lega nord risultano indagati dalla procura di Reggio Emilia per appropriazione indebita aggravata. Secondo gli inquirenti, alcuni dirigenti e militanti della Lega avrebbero usato 250mila euro di rimborsi, presi dalle casse del partito e incassati tra il 2009 e il 2012, per delle spese personali.
L’inchiesta risale al 2012, quando un ex esponente della Lega reggiana, Mauro Lusetti, decise di presentare un esposto alla procura locale. Lusetti venne espulso dal partito e fu indagato insieme ad altri politici e all’allora segretario della Lega nord Emilia, Angelo Alessandri.
“Quella che denunciano gli organi di stampa oggi è una vicenda vecchia, della quale eravamo perfettamente a conoscenza e sulla quale si sta già facendo la necessaria chiarezza”, ha scritto stamattina la Lega nord Emilia in una nota ufficiale, “la Lega ha verificato tutta la contabilità regionale sia attraverso gli organi locali, che con il supporto della sede federale di Milano e non è stata trovata nessuna irregolarità”. Askanews, Gazzetta di Reggio
Il 28 febbraio il segretario della Lega nord ha tenuto a Roma un comizio a piazza del Popolo. I cronisti hanno registrato due diverse citazioni del nome di don Lorenzo Milani e delle sue parole famose “l’obbedienza non è più una virtù”. Lo stesso 28 febbraio il quotidiano l’Avvenire ha pubblicato la lettera di quarantaquattro parlamentari dei gruppi di maggioranza indirizzata a Matteo Renzi per chiedere ulteriori interventi finanziari dello stato a favore delle scuole pubbliche paritarie. Nella perorazione finale, citano tre autorità: Antonio Gramsci, Maria Montessori e, di nuovo anche loro, don Lorenzo Milani. Leggi
Le casse della Lega sono vuote? Non importa. La campagna elettorale per Matteo Salvini viene condotta dai talkshow di tutte le emittenti, tutti i giorni e a tutte le ore. Settantacinque presenze in due mesi documentano una sovraesposizione assolutamente anomala per un rappresentante dell’opposizione. Leggi
Sarà stato un decennio fa quando, un pomeriggio di un giorno di maggio, ricevo una telefonata di Tullia Zevi, la più autorevole esponente dell’ebraismo italiano. È particolarmente turbata e mi spiega il motivo. Ha appena ricevuto l’invito da parte del notissimo conduttore di una notissima trasmissione a partecipare a un dibattito televisivo. Leggi
Il consiglio federale della Lega nord ha ratificato all’unanimità la candidatura di Luca Zaia a presidente del Veneto.
Nei giorni scorsi il sindaco di Verona, Flavio Tosi, aveva ipotizzato una sua possibile candidatura alle regionali previste per maggio contro Zaia, l’attuale governatore appoggiato dal leader leghista Matteo Salvini. Un appello all’unità era arrivato da Roberto Maroni. “L’obiettivo di tutti deve essere vincere in Veneto, non creare problemi”. Ansa
Non erano poi tanti i leghisti e i loro compagni di strada raccolti ieri a piazza del Popolo, in un sabato romano di fine febbraio insolitamente caldo. Saranno stati venticinquemila. Il palco è stato costruito sotto la terrazza del Pincio, ma sull’altro versante, alle spalle dell’obelisco, la piazza aveva ampie zone vuote. Insomma, l’arrivo in massa nella “Roma da incendiare”, come si poteva leggere su un cartello portato a mano, non c’è stato. Leggi
Roma si prepara alla manifestazione della Lega nord in piazza del popolo contro il governo di Matteo Renzi e alla mobilitazione organizzata dai movimenti per la casa, associazioni e centri sociali per criticare la presenza di Matteo Salvini nella capitale. All’appuntamento a piazza del popolo sarà presente anche l’organizzazione di estrema destra Casa pound.
Tremila agenti sono stati dispiegati nelle strade di Roma già a partire dalla mattinata e le zone più calde, come piazza del popolo e piazza Vittorio, sono state blindate. Già ieri ci sono stati incidenti tra gli agenti i manifestanti che protestavano contro i leghisti.
Sono quattro gli eventi che si svolgeranno contemporaneamente nelle strade di Roma. La manifestazione della Lega comincerà alle 15 a piazza del popolo. Un corteo di antirazzisti, centri sociali e associazioni sfilerà per le vie del centro, partendo da piazza Vittorio alle 14 per arrivare a via dei Baullari, nei pressi di Campo de’ Fiori. Sempre a Piazza Vittorio è previsto un sit-in non autorizzato di Casa Pound, destinato poi a confluire nella manifestazione di piazza del Popolo. Una quarta concentrazione, organizzata dalla destra sociale, si terrà in piazza Cola di Rienzo per ricordare Mikis Mantakas, il militante di estrema destra greco ucciso nel 1975 negli scontri avvenuti durante il processo per il rogo di primavalle. Corriere della Sera
In attesa della manifestazione della Lega nord convocata a Roma contro il governo di Matteo Renzi, un gruppo di attivisti dei movimenti di lotta per la casa è entrato nella basilica di santa Maria del Popolo per un’occupazione simbolica. Durante la protesta i manifestanti avevano lo striscione ‘Mai con Salvini’. I manifestanti sono stati portati via dalle forze dell’ordine. Ansa
Il patto tra Silvio Berlusconi e Matteo Salvini, che doveva ricompattare il centrodestra, rischia di provocare ulteriori lacerazioni tra le file di Forza Italia. Molti non vedono di buon occhio l’alleanza con un populista sfrenato come Salvini, altri non capiscono perché improvvisamente dovrebbero votare contro le riforme finora condivise. Leggi
La procura di Genova ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex segretario della Lega nord, Umberto Bossi, e l’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, per presunta truffa ai danni dello stato.
Secondo l’accusa, tra il 2008 e il 2009 Bossi e Belsito avrebbero firmato dei rendiconti irregolari per ottenere rimborsi elettorali per 40 milioni di euro. Una parte di questi soldi sarebbe servita a Umberto Bossi e alla sua famiglia per coprire alcune spese personali. La7
Nell’elenco dei divieti principali che regolano la vita pubblica (e un po’ monastica) dei parlamentari del Movimento 5 stelle (non fare accordi né con la sinistra né con la destra, accontentarsi di un terzo dello stipendio, giustificare le proprie note spese fino al centesimo e così via), ce n’è uno che comporta l’espulsione quasi immediata: partecipare ai dibattiti televisivi che imperversano sulle reti italiane. Leggi
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