Il governo statale ha fatto marcia indietro sulla depenalizzazione del possesso di droga. Per via dell’aumento delle morti per overdose e delle proteste di una parte della comunità Leggi
Tre anni dopo essere diventato il primo stato statunitense a depenalizzare tutte le droghe, l’Oregon ha deciso di fare marcia indietro. Il 1 aprile la governatrice Tina Kotek ha ratificato una legge che cancella la depenalizzazione. Leggi
L’Fbi ha diffuso il video della sparatoria avvenuta nella periferia di Burns, in Oregon, il 26 gennaio. Durante lo scontro è stato ucciso Robert “LaVoy” Finicum, uno degli allevatori che protestano dall’inizio dell’anno contro il divieto di pascolo e di caccia nei terreni demaniali. Il video dell’Afp. Leggi
In una sparatoria in Oregon il 26 gennaio la polizia federale degli Stati Uniti ha ucciso uno degli allevatori che protestano dal 3 gennaio contro il divieto di pascolo e caccia nei terreni demaniali. Perché gli allevatori protestano e chi è l’uomo ucciso dai federali. Leggi
Giovedì 1 ottobre un uomo armato di 26 anni ha ucciso almeno nove persone e ne ha ferite altre sette in un campus universitario dell’Oregon, negli Stati Uniti, prima di essere a sua volta ammazzato dalla polizia. Tra il 2004 e il 2013 nel paese sono state uccise in attacchi armati 316.545 persone, più di mille per ogni vittima di terrorismo. Leggi
Gli elettori in Oregon, nel distretto di Columbia e in Alaska hanno votato a favore della legalizzazione della marijuana per uso ricreativo.
Nell’Oregon, con il 70 per cento delle schede scrutinate, il sì alla legalizzazione è in netto vantaggio con il 54 per cento dei voti, mentre nel distretto di Columbia (lo stato della capitale Washington), dati quasi definitivi indicano che ha votato a favore il 69 per cento degli elettori.
Anche in Alaska il sì alla legalizzazione è in vantaggio con il 54 per cento dei voti, ma si tratta solo di dati parziali.
In Florida invece il referendum sulla legalizzazione della marijuana per uso medico non è passato. La riforma era un emendamento costituzionale e aveva bisogno del 60 per cento dei voti per passare, ma si è fermata al 57 per cento, secondo dati quasi definitivi. The New York Times, Ap
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