Theresa May

Chi vuole una crisi diplomatica tra Londra e Washington 

Il governo di Theresa May, agli sgoccioli in attesa dell’elezione del prossimo inquilino di Downing street, è al centro di una doppia tempesta. Leggi

Theresa May sarà il male minore per i gay britannici

L’atteggiamento sui diritti civili di Theresa May, futura premier al posto di David Cameron, si è evoluto nettamente nel corso degli anni, in linea con i cambiamenti avvenuti all’interno degli stessi tory. Diverse associazioni lgbt però ancora criticano il suo operato come ministra. Leggi

Londra vuole una riforma della libera circolazione nell’Unione europea.
Londra vuole una riforma della libera circolazione nell’Unione europea. La ministra dell’interno Theresa May ha annunciato che il suo governo chiederà di poter autorizzare la permanenza nel Regno Unito solo di chi possiede un lavoro, accusando le regole di Schengen di avere aggravato la crisi dei migranti. Il presidente del consiglio Matteo Renzi auspica invece un sistema di diritto d’asilo europeo.
Londra vuole una riforma della libera circolazione nell’Unione europea

In un editoriale sul Sunday Times, la ministra dell’interno britannica Theresa May denuncia un sistema di immigrazione interna ormai fuori controllo. Sempre oggi, in un’intervista al Corriere della Sera, il presidente del consiglio Matteo Renzi chiede di andare oltre il regolamento di Dublino, a favore di un sistema di “diritto d’asilo europeo”. Leggi

L’artista cinese Ai Weiwei ha ottenuto un visto di sei mesi per il Regno Unito

Il Regno Unito ha fatto marcia indietro dopo le polemiche sulla mancata assegnazione all’artista cinese Ai Weiwei di un visto semestrale. Il ministro dell’interno britannico Theresa May ha “rivisto il caso e dato istruzione di concedere un visto da sei mesi”, ha detto una portavoce. All’artista dissidente è stata spedita una lettera con cui Londra si è scusata “per l’inconveniente causato”.

Ieri Ai Weiwei aveva denunciato il fatto che, diversamente dalla Germania, le autorità britanniche gli avevano negato il visto semestrale accusandolo di aver mentito sui precedenti penali che, dal canto suo, l’artista negava di avere. All’artista era stato inizialmente concesso solo un visto di tre settimane, che gli avrebbe comunque permesso di partecipare alla retrospettiva dedicata alle sue opere alla Royal academy of arts di Londra.

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