Nel corso di alcuni colloqui a Barbados, che si sono svolti con la mediazione della Norvegia, il governo e l’opposizione venezuelani hanno raggiunto il 17 ottobre un accordo sull’organizzazione delle elezioni presidenziali nella seconda metà del 2024.
Le delegazioni di governo e opposizione hanno stabilito “che le elezioni presidenziali si teranno nella seconda metà del 2024, in conformità con il calendario costituzionale”.
L’accordo esclude i candidati ineleggibili, cioè quelli che sono stati condannati in passato. “Potrà candidarsi solo chi rientra nei criteri stabiliti dalla legge”, si legge nel testo dell’accordo.
María Corina Machado, la favorita delle primarie dell’opposizione che si terranno il 22 ottobre per scegliere lo sfidante del presidente Nicolás Maduro, risulta ineleggibile.
La data delle elezioni sarà fissata dal Consiglio nazionale elettorale (Cne). Sono anche previsti, su richiesta dell’opposizione, l’aggiornamento delle liste elettorali, anche all’estero, e la presenza di missioni internazionali di monitoraggio elettorale.
Ci saranno tra gli altri osservatori delle Nazioni Unite, dell’Unione europea e dell’Unione africana.
Il governo e l’opposizione avevano già partecipato a dei colloqui in Messico nell’agosto 2021, dopo i tentativi falliti del 2018 nella Repubblica Dominicana e del 2019 a Barbados.
“È solo il primo passo di un accordo più ampio che stiamo mettendo a punto”, ha affermato il capo della delegazione governativa, Jorge Rodríguez.
“Oggi abbiamo firmato un accordo importante, che rende nuovamente credibili le elezioni”, ha invece dichiarato Gerardo Blyde, il capo della delegazione dell’opposizione.