L’azienda informatica statunitense Ibm ha annunciato il 16 novembre la sospensione dei suoi annunci pubblicitari sul social network X (l’ex Twitter) dopo che sono apparsi accanto a dei post filonazisti.
Secondo un rapporto pubblicato il 16 novembre dall’ong Media matters, che lotta contro la disinformazione, gli annunci pubblicitari di importanti aziende tecnologiche (Apple, Oracle e Ibm) sono apparsi vicino a post che celebravano Adolf Hitler e il nazismo.
“Ibm ha una politica di tolleranza zero verso i discorsi d’odio e le discriminazioni, e ha immediatamente sospeso gli annunci pubblicitari su X finché la situazione non sarà chiarita”, ha dichiarato l’azienda all’Afp.
Un responsabile di X ha detto all’Afp che gli account citati da Media matters “sono stati rimossi”.
Contenuti omofobi e razzisti
Da quando Elon Musk ha acquistato Twitter nell’ottobre 2022, la piattaforma ha allentato le regole sulla disinformazione, ridotto i team di moderazione dei contenuti e ripristinato molti account sospesi.
Varie associazioni hanno segnalato un aumento della disinformazione e dei contenuti violenti sul social network.
Da un’analisi della piattaforma internazionale contro la disinformazione NewsGuard è emerso che gli utenti “certificati” di X hanno prodotto il 74 per cento delle notizie false legate al conflitto tra Israele e Hamas.
Il 15 novembre Musk aveva suscitato polemiche per aver sostenuto un post su X dai toni antisemiti. Lo stesso giorno aveva criticato l’ong Anti-defamation league, che aveva denunciato un aumento significativo della disinformazione e dei contenuti omofobi e razzisti sul social network.
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