Il pianeta non ha mai consumato così tanto carbone: nel 2023 la domanda globale ha raggiunto 8,53 miliardi di tonnellate, un record assoluto, soprattutto a causa del forte aumento in Cina, India e Indonesia, ha affermato il 15 dicembre l’Agenzia internazionale dell’energia (Iea).
Dal 2024 il consumo di carbone dovrebbe cominciare a calare, secondo le previsioni della Iea, pubblicate due giorni dopo la chiusura della Conferenza delle Nazioni Unite sul clima Cop28, che ha raggiunto un accordo su una transizione graduale dai combustibili fossili, compreso il carbone, per contrastare la crisi climatica.
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Ogni giovedì le notizie più importanti sulla crisi climatica e ambientale. A cura di Gabriele Crescente.
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Mentre il servizio europeo sul cambiamento climatico di Copernicus (C3s) ha annunciato di recente che il 2023 sarà l’anno più caldo di sempre, la Iea ha stabilito che il consumo di carbone nel mondo supererà il record precedente del 2022.
La combustione del carbone per produrre energia o per scopi industriali emette nell’atmosfera una parte consistente dell’anidride carbonica responsabile del riscaldamento globale.
La Iea ha sottolineato l’aumento del consumo di carbone in Asia. In Cina è aumentato del 4,9 per cento rispetto al 2022 (220 milioni di tonnellate in più), in India dell’8 per cento e in Indonesia dell’11 per cento.
In Europa e negli Stati Uniti il consumo si è invece ridotto rispettivamente del 23 e del 21 per cento. Il motivo principale del calo è che le centrali elettriche stanno gradualmente eliminando il carbone per contenere le emissioni di gas serra.
La Iea ha però ammesso di essere in difficoltà a fare previsioni per la Russia, il quarto consumatore mondiale di carbone, a causa della guerra in Ucraina.