Il leader del principale partito d’opposizione ugandese, Bobi Wine, è stato messo agli arresti domiciliari il 18 gennaio prima di una manifestazione contro il governo del presidente Yoweri Museveni, che sta organizzando due vertici internazionali nel giro di pochi giorni.
La polizia ha messo ai domiciliari anche un altro oppositore, Kizza Besigye, più volte candidato alle presidenziali.
Le formazioni guidate da Wine e Besigye avevano indetto per oggi nella capitale Kampala una manifestazione contro le pessime condizioni delle strade e, più in generale, contro le misure di facciata adottate dal regime di Museveni, al potere dal 1986, per dare una buona immagine del paese alle delegazioni in visita.
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Il 16 gennaio i partiti d’opposizione hanno accusato il governo di aver arrestato un gran numero di senzatetto e chiuso migliaia di bancarelle in vista del vertice del Movimento dei paesi non allineati, che si è aperto il 17 gennaio e sarà seguito da un vertice del gruppo G77+Cina, che comprende 134 paesi in via di sviluppo.
Le autorità hanno anche vietato alla maggior parte dei mototaxi di circolare.
Bobi Wine, 41 anni, un ex cantante diventato deputato, molto popolare tra i giovani, ha dichiarato sul social network X che soldati e poliziotti hanno circondato la sua casa a Magere, a nord di Kampala.
“Riparate le strade, liberate i prigionieri politici, liberate l’Uganda!”, ha aggiunto Bobi Wine, il cui vero nome è Robert Kyagulanyi, che è stato il principale rivale di Museveni nelle presidenziali del 2021.
“Strade riservate alle delegazioni”
“Sono costretto a stare barricato in casa per colpa di questi codardi”, ha scritto Besigye, 67 anni, su X. “Per favore, ribellatevi e fate il possibile per mostrare le terribili condizioni delle strade. È una vergogna che le poche strade in buone condizioni siano riservate alle delegazioni in visita”.
Entrambi i politici sono già stati arrestati e messi agli arresti domiciliari più volte.
“Abbiamo adottato misure per impedire a Bobi Wine e Besigye d’invitare gli abitanti a partecipare a manifestazioni illegali”, ha dichiarato all’Afp Patrick Onyango, portavoce della polizia di Kampala.