Il 22 gennaio il Camerun ha lanciato la prima campagna di vaccinazione di massa contro la malaria, definita un “evento storico” dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).
Noah Ngah, un bambino di sei mesi, è stato il primo a ricevere una dose del vaccino Rts,s, tra gli applausi delle infermiere, in un piccolo ospedale nella cittadina di Soa, a circa venti chilometri dalla capitale Yaoundé. Centri vaccinali sono stati aperti in quarantadue distretti del paese.
“Alcuni genitori sono riluttanti a far vaccinare i loro figli, ma io non ho avuto dubbi”, ha dichiarato all’Afp Hélène Akono, madre di Noah.
La malaria, trasmessa da zanzare infette del genere Anopheles, è diffusa soprattutto ai tropici. La forma più grave è quella causata dal parassita Plasmodium falciparum, il più diffuso in Africa.
In base ai dati dell’Oms, nel 2022 la malaria ha causato 608mila vittime nel mondo, su circa 250 milioni di infezioni totali. Il 95 per cento delle vittime è stato registrato in Africa. Nell’80 per cento dei casi si è trattato di bambini di età inferiore a cinque anni.
Più di trecentomila dosi del vaccino Rts,s, il primo a essere stato autorizzato e raccomandato dall’Oms, messo a punto dalla casa farmaceutica britannica GlaxoSmithKline, sono state consegnate al Camerun entro il 21 novembre. Poi ci sono voluti due mesi per organizzare la campagna vaccinale: il farmaco sarà offerto gratuitamente a tutti i bambini sotto i sei mesi di età.
L’Rts,s è stato testato a partire dal 2019 in alcune località di tre paesi africani: Kenya, Ghana e Malawi.
“La sperimentazione ha prodotto un’incredibile riduzione del 13 per cento della mortalità totale, che comprende tutte le possibili cause, dei bambini in età da vaccino, oltre a una sostanziale riduzione delle forme gravi di malaria e dei ricoveri in ospedale”, ha affermato l’Oms a novembre.
La campagna vaccinale in Camerun è stata finanziata dalla Gavi, un ente di cooperazione internazionale tra soggetti pubblici e privati.
Secondo l’Oms, l’esempio del Camerun sarà presto seguito da altri paesi, tra cui Burkina Faso, Liberia, Niger e Sierra Leone.
“Le campagne vaccinali di massa permetteranno di salvare decine di migliaia di vite ogni anno”, ha affermato l’Oms.
Il 2 ottobre 2023 l’Oms ha autorizzato un secondo vaccino contro la malaria, l’R21, prodotto dal Serum Institute of India.