In un discorso tenuto il 7 maggio in occasione del suo insediamento per un quinto mandato al Cremlino, il presidente russo Vladimir Putin ha promesso ai cittadini che “la Russia uscirà più forte da questo periodo difficile”, riferendosi alla guerra in Ucraina.
“Siamo un popolo grande e unito, e insieme supereremo tutti gli ostacoli, insieme vinceremo”, ha affermato davanti a circa 2.500 rappresentanti dell’élite politica e militare.
“Supereremo questo periodo difficile con dignità e diventeremo ancora più forti”, ha aggiunto, secondo un giornalista dell’Afp presente all’evento.
Il discorso è stato trasmesso in diretta su tutti i canali della tv di stato russa.
Tuttavia, l’esito dell’offensiva lanciata in Ucraina il 24 febbraio 2022 è ancora incerto e ci sono altre sfide da affrontare, tra cui le conseguenze delle sanzioni occidentali, la forte inflazione e il trasferimento all’estero di centinaia di migliaia di russi contrari al conflitto.
Putin ha affermato che è “possibile discutere con l’occidente di questioni di sicurezza, ma solo su un piano di parità, rispettando gli interessi reciproci”.
Il presidente russo ha anche definito “sacro” il dovere di guidare la Russia, un paese con più di 140 milioni di abitanti.
“È un grande onore e un dovere sacro”, ha dichiarato in una sala del Cremlino, prima di raggiungere una delle cattedrali adiacenti al grande palazzo nel centro di Mosca.
Putin, che guida la Russia da quasi un quarto di secolo, ha infine fatto un elogio della “stabilità”, un argomento usato spesso dal Cremlino per giustificare la repressione dell’opposizione e di qualunque forma di dissenso.
Il quinto mandato di Putin si concluderà nel 2030, ma grazie a un emendamento costituzionale adottato nel 2020 potrà restare al potere per altri sei anni, fino al 2036, quando avrà 83 anni.