La candidata di sinistra Claudia Sheinbaum ha vinto le elezioni presidenziali del 2 giugno e diventerà la prima donna presidente nella storia del Messico, con il compito di combattere le violenze legate al traffico di droga e quelle contro le donne.
Sheinbaum, 61 anni, ex governatrice di Città del Messico, ha ottenuto una vittoria schiacciante con il 58-60 per cento dei voti, secondo i risultati parziali annunciati dall’Istituto nazionale elettorale (Ine).
La sua principale avversaria, l’ex senatrice di centrodestra Xóchitl Gálvez,
ha ottenuto il 26-28 per cento dei voti, mentre il centrista Jorge Álvarez ha ottenuto circa il 10 per cento.
Iscriviti a Sudamericana |
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
Iscriviti a Sudamericana
|
Cosa succede in America Latina. A cura di Camilla Desideri. Ogni due settimane, il venerdì.
|
Iscriviti |
“Non vi deluderò”, ha affermato dopo la vittoria Sheinbaum, che ha beneficiato della popolarità del presidente uscente Andrés Manuel López Obrador.
Sheinbaum, che s’insedierà il 1 ottobre per un mandato di sei anni, ha dichiarato di non aver votato per se stessa alle presidenziali, ma per Ifigenia Martínez, 93 anni, una pioniera della sinistra messicana.
Diventerà la prima donna presidente nella storia di un paese che nel 2023 ha registrato una media di dieci femminicidi al giorno, secondo i dati delle Nazioni Unite.
Secondo la stessa fonte, il 70 per cento delle donne messicane di età superiore ai quindici anni ha subìto atti di violenza almeno una volta nella vita.
Nipote di ebrei fuggiti dal nazismo e dalla povertà in Lituania e Bulgaria, Sheinbaum dovrà affrontare le violenze legate al traffico di droga.
Il Messico ha una media di più di trentamila omicidi all’anno, circa ottanta al giorno.
Secondo il presidente uscente López Obrador, circa tre quarti di questi omicidi sono legati alle attività dei cartelli della droga.
Le violenze hanno causato circa 450mila vittime in Messico dal 2006, quando il presidente Felipe Calderón (2006-2012) lanciò un’offensiva militare contro i cartelli della droga. Inoltre, più di centomila persone sono scomparse.
Violenze ai seggi
“Riporteremo il Messico sulla strada della pace e della sicurezza”, ha affermato Sheinbaum.
La presidente eletta ha promesso di affrontare le cause della violenza, di rafforzare la guardia nazionale e di attuare una politica di “zero impunità”.
Sheinbaum ha affermato che il partito di sinistra Morena e i suoi alleati hanno vinto anche le elezioni legislative, conservando la maggioranza alla camera dei deputati e al senato.
Le elezioni sono state caratterizzate da alcuni episodi di violenza. Due persone sono state uccise in attacchi ai seggi elettorali nello stato centrale di Puebla, secondo una fonte locale della sicurezza.
Almeno venticinque candidati sono stati assassinati durante la campagna elettorale, secondo un conteggio dell’Afp.