La Nato si riunisce a Washington per un vertice che dovrebbe confermare il suo sostegno all’Ucraina, ma che è dominato dal clima di incertezza politica negli Stati Uniti.
La Francia ha dissipato solo in parte i dubbi sul suo futuro politico. Il risultato delle elezioni parlamentari di domenica ha allontanato la prospettiva di un’ascesa al potere dell’estrema destra, ma non ha fornito una risposta chiara alla domanda su chi governerà la Francia nei prossimi mesi.
Negli Stati Uniti, a quattro mesi dalle elezioni presidenziali, l’ottantunenne presidente degli Stati Uniti Joe Biden deve dimostrare giorno dopo giorno di essere in grado non solo di battere il rivale repubblicano Donald Trump, ma anche di governare la prima potenza militare del mondo.
Si moltiplicano gli appelli, anche all’interno del suo stesso schieramento democratico, affinché abbandoni la candidatura alla rielezione dopo il disastroso dibattito di fine giugno con il suo avversario, in cui è apparso molto stanco e confuso.
E oltre all’elettorato americano, dovrà anche rassicurare i leader dei 32 paesi della Nato, attesi a Washington per tre giorni. Un portavoce della Casa Bianca ha dichiarato lunedì di non aver “rilevato alcun segnale” di preoccupazione tra i componenti dell’organizzazione nei confronti di Joe Biden.
“I nostri alleati si aspettano la leadership americana” e “chi altro potrebbe venire (al mio posto), ho allargato la Nato, l’ho resa più forte”, ha detto Biden, molto arrabbiato, sul canale Msbnc.
La Finlandia e la Svezia hanno aderito alla Nato rispettivamente nel 2023 e quest’anno, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022.
L’8 luglio alla vigilia del vertice di Washington, la Russia ha sferrato un massiccio attacco ad alcune città dell’Ucraina, uccidendo almeno 36 persone, tra cui alcune in ospedale.
Da Varsavia, dove si trova in visita, il presidente ucraino ha invitato l’occidente a dare una “risposta più forte” alla Russia. Il 9 luglio è atteso a Washington per partecipare alle cerimonie per il 75° anniversario dell’alleanza atlantica, creata nell’aprile 1949 in risposta alla minaccia sovietica.
Il presidente ucraino insiste per avere più armi per affrontare la Russia, che sta avanzando da mesi.