Il 23 luglio Kamala Harris ha tenuto a Milwaukee, nel Wisconsin, il primo discorso della sua campagna elettorale in vista delle presidenziali di novembre, attaccando il suo rivale repubblicano Donald Trump e il suo “estremismo”.

“Trump vuole portare il nostro paese indietro”, ha affermato la vicepresidente nell’energico discorso tenuto in uno degli stati chiave delle presidenziali.

“Vogliamo vivere in un paese libero, giusto e compassionevole o in un paese in preda al caos, alla paura e all’odio?”, ha aggiunto tra gli applausi dei suoi sostenitori.

Trump, che in contemporanea stava tenendo una conferenza stampa virtuale, ha affermato che “Kamala Harris sarà più facile da battere di Joe Biden”, dicendosi pronto a partecipare a più di un dibattito in tv con lei.

Il presidente Biden, guarito dal covid-19, è tornato il 23 luglio alla Casa Bianca dopo aver trascorso alcuni giorni in isolamento nella sua casa di vacanze a Rehoboth Beach, sulla costa del Delaware.

Da lì il 21 luglio aveva scritto una lettera ai cittadini statunitensi per annunciare il suo ritiro dalla campagna elettorale, uno dei più grandi sconvolgimenti politici della storia moderna del paese, che spiegherà in un discorso alla nazione la sera del 24 luglio.

Ha quindi passato il testimone alla sua vicepresidente, che avrà meno di quattro mesi per convincere gli elettori.

Nel discorso tenuto a Milwaukee Harris, 59 anni, ex procuratrice generale e senatrice della California, ha promesso di garantire il diritto all’aborto, di combattere la povertà e di rafforzare la classe media.

I sondaggi davano Trump in vantaggio su Biden nel Wisconsin, ma non sono disponibili dati aggiornati dopo la candidatura di Harris.

La vicepresidente si è già assicurata il sostegno della maggioranza dei circa quattromila delegati che ad agosto parteciperanno alla convention del Partito democratico a Chicago.

Il 23 luglio anche i leader del partito al senato e alla camera dei rappresentanti, Chuck Schumer e Hakeem Jeffries, hanno appoggiato pubblicamente la sua candidatura.

Harris ha anche ricevuto il sostegno dell’attore George Clooney, grande sostenitore del Partito democratico con un ruolo importante nella raccolta fondi, e della filantropa Melinda Gates, ex moglie del fondatore di Microsoft Bill Gates.

Anche il potente sindacato Usw le ha dato il suo sostegno, sottolineando in un comunicato stampa che ha sempre difeso gli interessi dei lavoratori.

A dimostrazione dell’entusiasmo che circonda la candidatura di Harris, il 23 luglio il team della sua campagna elettorale ha annunciato di aver raccolto più di cento milioni di dollari in meno di due giorni.