Gli incendi che si sono sviluppati nel parco parco nazionale Jasper, nelle Montagne rocciose caandesi, hanno raggiunto il 24 luglio l’omonima cittadina, costringendo le autorità a trasferire 25mila persone.
Secondo le autorità del parco, uno degli incendi ha raggiunto la parte sud della cittadina, distruggendo alcuni edifici.
“I pompieri sono al lavoro per cercare di salvare più case possibile e proteggere le infrastrutture essenziali, tra cui l’impianto per il trattamento delle acque reflue e l’oleodotto Trans Mountain”, ha affermato Park Canada, l’ente che gestice i parchi nazionali.
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Gli incendi nel parco nazionale Jasper, che si trova nella provincia dell’Alberta, sono stati favoriti dall’arrivo di un’ondata di caldo eccezionale.
“Faremo tutto il possibile per aiutare gli abitanti”, ha affermato sul social network X il primo ministro Justin Trudeau, confermando l’invio dell’esercito.
In precedenza la provincia dell’Alberta aveva chiesto l’assistenza dei militari per contenere le fiamme.
Il sindaco di Jasper, Richard Ireland, ha dichiarato all’emittente pubblica Cbc che gli abitanti “stanno vivendo un incubo”.
La catastrofe del 2023
Secondo le autorità del parco nazionale Jasper, “la sera del 24 luglio la qualità dell’aria è peggiorata al punto da dover trasferire i pompieri sprovvisti di autorespiratori”.
Circa 1.900 pompieri dell’Alberta si trovano attualmente sul posto, assistiti da colleghi provenienti dall’Alaska e dall’Australia.
Molti dei roghi che si sono sviluppati di recente nell’ovest del Canada, colpito da una grave siccità, sono stati provocati da fulmini.
Più di quattrocento incendi sono stati registrati nella provincia della British Columbia e 176 in quella dell’Alberta, tra cui più di dieci non lontano da Fort McMurray, località nota per lo sfruttamento delle sabbie bituminose.
Il Canada teme che possa ripetersi la catastrofe del 2023, quando il paese ha vissuto la peggiore stagione degli incendi della sua storia, con quindici milioni di ettari bruciati e più di 200mila persone trasferite.