Il 10 settembre la Russia ha annunciato la morte di una donna in un attacco ucraino con un drone contro un edificio residenziale nella regione di Mosca, raramente coinvolta in attacchi di questo tipo.

Lo stesso giorno Mosca ha rivendicato la conquista della cittadina di Krasnohorivka e di altre tre località nella regione di Donetsk, nell’est dell’Ucraina.

A centinaia di chilometri dal fronte, una donna di 46 anni è morta quando un drone ucraino ha colpito un edificio residenziale a Ramenskoe, a circa quarantacinque chilometri da Mosca, ha annunciato su Telegram il governatore della regione della capitale, Andrej Vorobiov.

Altre tre persone sono rimaste ferite.

Negli ultimi mesi la capitale russa e la sua regione erano già state colpite dai droni ucraini, ma è la prima volta che ci sono vittime.

Kiev conduce questi attacchi oltreconfine in risposta all’invasione russa e ai bombardamenti che da più di due anni e mezzo devastano le sue città, uccidendo civili quasi quotidianamente.

La sera del 9 settembre l’esercito russo ha affermato su Telegram di aver abbattuto 144 droni ucraini, venti dei quali nella regione di Mosca.

Intanto, nonostante l’offensiva senza precedenti lanciata da Kiev nella regione russa di Kursk, l’esercito russo sta proseguendo la sua avanzata nella regione ucraina di Donetsk.

Il 10 settembre il ministero della difesa russo ha rivendicato la conquista di Krasnohorivka e di altre tre località. Il giorno prima l’esercito russo aveva affermato di aver assunto il controllo di un villaggio vicino alla città strategica di Pokrovsk, attualmente difesa dalle forze ucraine.

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