Dopo settimane di difficili negoziati, il 17 settembre la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha presentato a Strasburgo il nuovo collegio dei commissari.

L’italiano Raffaele Fitto, esponente del governo di estrema destra di Giorgia Meloni, è stato nominato vicepresidente della Commissione.

“L’Italia è tornata ad avere un ruolo centrale in Europa”, ha affermato Meloni riferendosi alla nomina di Fitto, che era osteggiata dalle forze di sinistra e di centro al parlamento europeo.

Prima di potersi insediare, però, nelle prossime settimane i commissari dovranno affrontare la fase sempre delicata delle audizioni e del voto degli eurodeputati.

Undici donne e sedici uomini

Von der Leyen ha presentato una squadra composta da undici donne e sedici uomini, un dato al di sotto del 50 per cento promesso. “Da questo punto di vista c’è ancora tanto da fare”, ha ammesso dopo settimane di polemiche.

In un tentativo di rispondere alle critiche, ha assegnato alle donne quattro delle sei vicepresidenze della Commissione. Tra le vicepresidenti c’è la socialista spagnola Teresa Ribera, che si occuperà di transizione ecologica e avrà quindi un ruolo di primo piano a Bruxelles.

Il lituano Andrius Kubilius è stato nominato commissario per la difesa e lo spazio, un nuovo incarico creato da Von der Leyen per fronteggiare la minaccia russa e la guerra in Ucraina.

I negoziati per definire gli incarichi nella nuova Commissione – uno per ogni stato membro – sono stati difficili fino all’ultimo giorno.

Il 16 settembre il francese Thierry Breton, commissario uscente per il mercato interno e i servizi, si era dimesso in polemica con Von der Leyen. Per sostituirlo, il presidente francese Emmanuel Macron ha proposto il ministro degli esteri Stéphane Séjourné, che lascerà quindi il governo francese. A Bruxelles sarà vicepresidente e avrà un ampio portafoglio dedicato alla prosperità e alla strategia industriale.

“Economia competitiva e a basse emissioni”

Von der Leyen ha sottolineato l’importanza di avere “un’economia competitiva, circolare e a basse emissioni”, ispirandosi a un recente rapporto di Mario Draghi sulle difficoltà economiche dell’Unione europea. Ha citato tre pilastri per il suo nuovo mandato: “Prosperità, sicurezza e democrazia”.

A tre mesi dalle elezioni europee, segnate da un rafforzamento dell’estrema destra, la sinistra e le ong temono che la maggiore attenzione della Commissione per lo sviluppo economico vada a scapito delle ambizioni climatiche.

“Dobbiamo continuare a lottare contro il riscaldamento globale, ma senza rinunciare alla competitività”, ha dichiarato Von der Leyen, che fa parte del Partito popolare europeo (Ppe, centrodestra).

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