Il governo olandese ha annunciato il 18 settembre a Bruxelles che chiederà una deroga alle regole dell’Unione europea sull’asilo, una procedura lunga e dall’esito incerto.
La richiesta di deroga (opt-out) sarà presentata “in caso di modifiche al Trattato”, ha affermato il governo in una lettera alla Commissione europea, riferendosi alle nuove regole vincolanti adottate dagli stati membri.
“Dobbiamo riprendere in mano la nostra politica di asilo”, ha dichiarato sul social network X Marjolein Faber, ministra olandese per l’asilo e la migrazione, esponente del Partito della libertà (Pvv, estrema destra) guidato da Geert Wilders.
Pacchetto di misure sull’immigrazione
Ma Bruxelles ha sottolineato che queste modifiche non sono all’ordine del giorno.
“Non prevediamo cambiamenti immediati nelle nuove regole sulla migrazione e l’asilo, che continueranno quindi a essere vincolanti per i Paesi Bassi”, ha dichiarato Anitta Hipper, portavoce della Commissione europea per le questioni migratorie.
L’annuncio dei Paesi Bassi arriva pochi giorni dopo che il primo ministro olandese Dick Schoof ha presentato un pacchetto di misure sull’immigrazione, considerato il più severo nella storia del paese, in risposta a quella che ha definito una “crisi dell’asilo”.
Per quanto riguarda la deroga alle regole europee, lo stesso Wilders ha ammesso a maggio, nel corso di un’intervista all’Afp, che per ottenerla “potrebbero volerci anni”.
Anche alcuni esperti olandesi hanno espresso delle riserve.
“Una deroga può essere ottenuta solo modificando le regole europee con l’accordo dei Ventisette”, ha affermato il Consiglio consultivo olandese sulla migrazione.
“Se i Paesi Bassi ottenessero la deroga, gli altri stati membri dovrebbero accogliere un numero maggiore di richiedenti asilo, e probabilmente non ne sarebbero entusiasti”, hanno scritto Mark Klaassen e Laura Kok in un parere pubblicato sul sito del Consiglio.