L’autrice irlandese Sally Rooney, definita la “voce di una generazione” dopo il successo di Persone normali, torna ad analizzare l’amore in tutta la complessità nel suo quarto romanzo Intermezzo, in uscita nel Regno Unito e negli Stati Uniti la prossima settimana. In Italia il nuovo romanzo uscirà a novembre, secondo quanto annunciato dalla casa editrice Einaudi.

Il libro contiene tutti gli elementi che caratterizzano l’opera di Rooney: osservazioni acute sulle relazioni, dialoghi pungenti e realistici, scene di sesso e conversazioni esistenziali sul patriarcato e sul capitalismo.

Dopo aver creato una serie di personaggi femminili di grande impatto, questa storia si concentra su due fratelli, Peter e Ivan, che sono cresciuti divisi e si ritrovano nelle settimane successive alla morte del padre. Il libro racconta le relazioni sentimentali che instaurano in un delicato periodo di lutto.

Sei anni dopo il suo romanzo d’esordio Parlarne tra amici (2017), i personaggi del nuovo libro sono dei trentenni come l’autrice e affrontano le questioni della maternità e della crisi climatica.

Anche lo stile di Rooney, sobrio e realistico, si è evoluto, con dialoghi precisi che s’immergono in vividi monologhi interiori. “Sento che più invecchio e più ho la libertà di scrivere su una gamma più ampia di esperienze di vita”, ha dichiarato l’autrice, che ha 33 anni, in un’intervista al Guardian.

L’autrice irlandese, cresciuta nella cittadina di Castlebar nella contea di Mayo, non era preparata al successo del suo secondo romanzo Persone normali (2018), il cui adattamento televisivo per la Bbc ha avuto una grandissima diffusione nel 2020 durante i mesi dei lockdown.

Rooney ha colpito nel segno, parlando dell’angoscia dei suoi tempi e cogliendo i modi in cui la generazione dei cosiddetti millennial e di internet vive le amicizie, i legami sentimentali e le relazioni familiari.

Rilascia poche interviste, ha smesso di fare tour e dice di essere impacciata quando le chiedono di posare per le foto. “Provo molta ansia per la mia vita privata e per quella della mia famiglia e dei miei cari… Sono una persona molto riservata e mi piace passare inosservata”, ha dichiarato Rooney all’Irish Times, aggiungendo che a volte rimpiange di non aver scritto con uno pseudonimo, forse come la scrittrice italiana Elena Ferrante.

Con cinque premi letterari e milioni di copie vendute, Rooney spera di liberarsi dell’etichetta di “giovane scrittrice”.

Dopo dieci anni a Dublino e un periodo a New York, ora vive con il marito – un professore di matematica conosciuto durante l’università al Trinity College di Dublino – nella tranquilla campagna irlandese, vicino a dove è cresciuta.

Rooney si dichiara marxista e la sua passione politica trapela nei commenti ironici dei personaggi dei suoi libri su argomenti che vanno dalle guerre alla crisi abitativa di Dublino.

Le sue posizioni sul conflitto israelo-palestinese e il suo sostegno al movimento Bds (Boicottaggio, disinvestimento, sanzioni) l’hanno portata, nel 2021, a rifiutare la traduzione in ebraico del suo terzo libro che doveva essere pubblicato da una casa editrice israeliana.

A tre anni di distanza, afferma che non “rimarrà in silenzio di fronte al genocidio”. “Gli orrori che si stanno verificando a Gaza mi sembrano un punto di svolta nella storia. Come possiamo permettere che questo accada?”, ha dichiarato Rooney all’Irish Times.

Rooney ha sempre negato di aver scritto opere autobiografiche, ma molti hanno visto il suo alter ego nel personaggio di Alice, la giovane scrittrice del suo terzo romanzo che lotta per venire a patti con la sua fama e si rifugia in una piccola città costiera in Irlanda.

“C’è la sensazione di aver vissuto molto velocemente, in un arco di tempo piuttosto compresso”, ha dichiarato Rooney a Vogue in occasione della pubblicazione di Dove sei, mondo bello (2021): “Penso che il libro racconti alcune di queste sfide”.